POLEMICA IN GRAN BRETAGNA

Guardie carcerarie al posto dei prof.
Così si calmano gli studenti difficili

«Potete essere ex Marine, poliziotti, buttafuori, pompieri, sportivi o attori. In ogni caso abbiamo bisogno di qualcuno in grado di adattarsi ad un ambiente scolastico e controllare i ragazzi», si legge in un'inserzione pubblicata da un'agenzia di collocamento nelle West Midlands

 La Stampa 14.4.2009

LONDRA
Buttafuori, guardie carcerarie ed ex soldati ingaggiati al posto dei supplenti: è questa la strategia adottata da alcune scuole britanniche per mantenere l’ordine, quando gli insegnanti sono assenti, nelle classi popolate da adolescenti terribili. La pratica è emersa nel corso del convegno annuale del sindacato degli insegnati Nut, dove un delegato di una scuola nel nord di Londra ha raccontato come l’istituto si fosse rivolto a un’agenzia di buttafuori e ne avesse ingaggiati due proprio per la loro capacità di «essere rigidi e di alzare la voce» con i ragazzi.

Oltre alla necessità di tenere tranquilli gli allievi, a spingere le scuole ad impiegare supervisori con questo tipo di esperienza alle spalle al posto dei supplenti è il fatto che questi costano circa la metà. Anzichè fare lezione, i ragazzi svolgono compiti assegnati loro in precedenza mentre il buttafuori o soldato di turno li tiene d’occhio. Sempre più annunci per supervisori scolastici richiedono quindi esperienza nel campo della sicurezza. «Potete essere ex Marine, poliziotti, buttafuori, pompieri, sportivi o attori. In ogni caso abbiamo bisogno di qualcuno in grado di adattarsi ad un ambiente scolastico e controllare i ragazzi», si legge in un’inserzione pubblicata da un’agenzia di collocamento nelle West Midlands.

La vicenda ha sollevato numerose polemiche da parte del sindacato degli insegnanti: a volte i supervisori vengono impiegati per periodi che possono arrivare a sei settimane con conseguenze negative sull’insegnamento. Secondo Andrew Baisley, il delegato che ha sollevato l’argomento, è necessario inoltre che i ragazzi vengano seguiti da personale qualificato, in grado di «interagire» con loro. Buttafuori ed ex Marine a parte, il problema di di come controllare i ragazzi più violenti o scalmanati nelle scuole del Regno è sempre più reale e richiede soluzioni radicali. Un rapporto redatto da Sir Alan Steer, un esperto comportamentale del governo, suggerisce l’introduzione di «stanze dell’esclusione» dove relegare gli allievi che disturbano in classe. I conservatori scozzesi sono andati oltre e hanno addirittura chiesto l’istituzione di «unità a tolleranza zero», dove isolare gli indisciplinati vietando loro di tornare a scuola finchè avranno dimostrato di sapersi controllare e comportare meglio.