Ora di religione/1.
Nuove/vecchie polemiche

da TuttoscuolaNews N. 390, 27 aprile 2009

Secondo il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini, intervenuta al meeting dei 7.000 insegnanti di religione cattolica promosso a Roma dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), "l'insegnamento della religione deve avere la stessa dignità delle altre materie", e anzi "l'ora di religione ha una valenza educativa maggiore di altre discipline".

Nell'occasione il ministro ha ricordato lo sforzo da lei effettuato per "restituire alla scuola il suo ruolo educativo". In questo quadro l'IRC assume una "valenza centrale", ponendosi come "uno strumento indispensabile per la formazione dei giovani".

Le dichiarazioni della Gelmini, avallate in qualche misura dalle parole dello stesso pontefice Benedetto XVI ("L'insegnamento della religione cattolica è parte integrante della storia della scuola in Italia"), hanno riacceso polemiche non nuove, inducendo la Rete degli studenti medi a definire la sua posizione "allarmante" e addirittura incline al "fondamentalismo religioso".

Il segretario generale della Flc-Cgil, Domenico Pantaleo ha a sua volta denunciato "l'evidente disparità di trattamento" tra questi docenti e quelli delle materie alternative, che il recente schema di Regolamento, ancora non perfezionato, esclude dal Consiglio di classe. Il Regolamento deve essere corretto, dice Pantaleo, al fine di garantire "l'esatta parità di condizioni degli alunni avvalentisi dell'insegnamento cattolico e dell'attività alternativa". Tutto ciò, ha sottolineato, "pur nel rispetto dell'insegnante di religione".