Si fa sempre più urgente un
sistema di valutazione oggettivo e affidabile da Tuttoscuola, 12 agosto 2009 I ricercatori dell'Invalsi (Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione) sostengono che i dati anomali registrati in numerose scuole del Sud per la prova nazionale di terza media mostrano una ''forte connotazione territoriale nelle indicazioni di comportamenti opportunistici nello svolgimento della Prova nazionale. In particolare, si nota che il valore mediano della Campania e della Calabria è superiore alla maggior parte dei dati estremi delle regioni dell'Italia centro-settentrionale e della Sardegna". Secondo l'Invalsi tali anomalie, evidenziatesi in ''Campania, Calabria, Sicilia e Puglia per oltre la metà delle scuole sono superiori ai valori più alti che si riscontrano nelle altre regioni''. Per l'italiano, in particolare, si segnalano ''valori molto contenuti dei coefficienti nelle diverse regioni italiane, con la sola eccezione della Campania, Calabria e, in misura minore, della Puglia''. La regione più virtuosa risulta l'Emilia Romagna, insieme con la provincia di Trento. Nel caso della matematica ''l'indicazione di comportamenti opportunistici è molto più forte che per l'italiano e riguarda principalmente Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e, in misura minore, anche il Molise ed il Lazio''. I più virtuosi sono ancora gli istituti di Trento, con Emilia, Lombardia, Friuli, Bolzano, Veneto e Marche su livelli bassi di anomalie. L'analisi condotta dall'Invalsi sui risultati "grezzi" è stata esplicitamente finalizzata a stabilire "l'entità e la distribuzione geografica dei coefficienti di cheating (copiature, "aiutini" dei prof. ecc, NdR)". Particolarmente preoccupante appare il fatto che il fenomeno riguardi le residue quattro Regioni italiane (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) che sono rimaste destinatarie dell'intervento comunitario (PON 2007-2013, Obiettivo Convergenza) proprio a causa della loro arretratezza socio-economica. Insomma, piove sul bagnato. |