Lega Giro di vite sui voti all'esame di licenzia media
Con nuovo regolamento diventa una 'impresa'
ottenere il massimo ApCOM 23.8.2009
Giro di vite sui voti all'esame di licenza media. Con il nuovo
regolamento sulla valutazione emanato in questi giorni dal ministero
dell'istruzione si avranno dal prossimo anno diventerà "un'impresa"
ottenere il massimo dei voti. Anche se, proprio perchè saranno in
pochissimi a riuscirci, il massimo dei voti rappresenterà una
garanzia di preparazione notevole e non un traguardo inflazionato
come negli anni passati. E' quanto emerge da uno studio di
Tuttoscuola.com. Secondo il nuovo regolamento, il voto finale
scaturirà dalla media aritmetica dei voti in una serie di prove,
scritte e orali, valutate dai professori della classe (designati
d'ufficio commissari), da soggetti esterni (il solo presidente della
commissione) e dall'istituto nazionale di valutazione. Per ottenere
il massimo dei voti sarà necessario ottenere la votazione massima in
tutte le singole prove d'esame, oltre che nell'intero curricolo
triennale, con il solo aiuto dato dall'arrotondamento per eccesso
del voto medio ottenuto. Certo è che ben pochi tra i 534.800
studenti italiani esaminati riusciranno a raggiungere il massimo dei
voti, mentre fino all'anno scorso la votazione massima all'esame di
licenza veniva ottenuta da uno studente su sei. Media che si alzava
ad uno su cinque al Sud Italia. Nel 2007-2008 l'ha raggiunta il
17,5% degli studenti, (al Sud il 21,2%, al Nord Ovest il 13,6%). Un
dato anomalo, che non spiega come mai nelle rilevazioni Ocse sugli
apprendimenti linguistici e matematici dei 15enni, gli studenti
italiani siano complessivamente al di sotto della media dei coetanei
degli altri Paesi. C'era una volta l'esame di licenza media che si concludeva con un giudizio finale di ottimo, distinto, buono o sufficiente. L'ottimo rappresentava la votazione massima possibile che, tradotta nel voto odierno in decimi, equivaleva al 9-10 decimi. Fino all'anno scorso conseguiva la votazione finale di ottimo all'esame un studente ogni sei. In particolare nel 2007-08 ha ottenuto 'ottimo' il 17,25% degli studenti. Poi, da quest'anno 2008-09, secondo la legge 169/2008, sono arrivate le valutazioni finali all'esame di licenza con voto espresso in decimi. Il passaggio dal giudizio al voto, dal giudizio di "ottimo" al voto di 10/decimi, ha comportato un notevole cambiamento e il massimo di votazione si è bruscamente abbassato, riducendosi di quasi dieci punti in percentuale. Dalle relazioni finali dei presidenti di commissione risulta, infatti, che soltanto il 7,92% degli alunni licenziati quest'anno ha ottenuto il massimo dei voti. Ma l'esame di licenza si è svolto quest'anno senza che fosse entrato in vigore il regolamento di valutazione (dpr 122/2009) e, quindi, senza il vincolo di utilizzare i nuovi criteri che guideranno la determinazione del voto finale dell'esame di licenza. Le commissioni d'esame erano libere di utilizzare propri criteri. Dall'anno prossimo, secondo il nuovo regolamento, in sede di scrutinio finale dovrà essere calcolato da parte del consiglio di classe il voto di ammissione all'esame (detto "giudizio di idoneità"), espresso anch'esso in decimi (art. 3, comma 2,del Regolamento): "Il giudizio di idoneità (¿) è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado". Quel voto dovrà tener conto non solo dell'esito dell'ultimo tri/quadrimestre del terzo anno di corso, ma dell'intero percorso, considerando quindi, oltre alle votazioni finali delle varie discipline di studio (comportamento compreso), l'andamento dei precedenti anni di corso. E il voto di ammissione avrà un certo peso nel calcolo del voto finale d'esame, perché, come avviene anche nell'esame di Stato per il diploma (maturità), non valgono soltanto le prove scritte e orali dell'esame, ma anche il curricolo dello studente. Quanto? Come tutte le altre prove. L'articolo 3, comma 6 del Regolamento dispone che "Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5". Il voto finale si ottiene dalla media aritmetica dei voti della prova scritta nazionale (Invalsi) , della prova scritta di italiano, della prova scritta di matematica, di quella di inglese, della prova scritta seconda lingua comunitaria (eventuale) e del colloquio pluridisciplinare. A questi voti si aggiunge appunto il voto del giudizio di ammissione e si fa la media aritmetica. Sono, quindi, sei o sette i voti (le scuole decidono autonomamente se aggiungere alla prova scritta di inglese anche quella per la seconda lingua comunitaria), dal peso uguale tra di loro, che concorrono alla media per la determinazione del voto finale d'esame. Non sarà facile uscire con il massimo dei voti: uno studente che si presenti all'esame con la media dell'8 (e non è da tutti) e che ottenga il massimo dei voti (10 decimi) in tre prove e "solo" 9 in due (poniamo in matematica e nella prova nazionale Invalsi), non potrà arrivare al massimo dei voti. E, quindi, sarà, difficilissimo, se non improbabile, ottenere anche la lode, ironicamente prevista dal nuovo Regolamento. |