Il dibattito divide gli
schieramenti anche al loro interno da Tuttoscuola, 13 agosto 2009 Opinioni diverse, e perfino opposte sulla sentenza del TAR, nel PD impegnato nel confronto precongressuale. L'ex ministro Luigi Berlinguer, inventore dei crediti scolastici e formativi per l'esame di maturità, premette che "bisogna essere rispettosi degli accordi derivanti dalla Costituzione sui rapporti tra Stato e Vaticano", ma subito aggiunge che "però è indubbio che una scelta religiosa è un fatto di libertà e non può essere valutata con forme come i voti o i crediti". Quindi "se è questa la motivazione della sentenza del Tar è difficile eccepire con argomenti utili che siano contrari". Di parere diverso è la senatrice Mariangela Bastico, responsabile scuola del Pd, che invece sollecita il ministro dell'Istruzione a impegnarsi per recuperare le attività alternative. In una nota Bastico osserva che "ci può essere un elemento discriminatorio" non per chi frequenta l'ora di religione, ma al contrario "per tutti quei ragazzi che non frequentano l'ora di religione". Secondo l'ex viceministro, che insieme all'ex ministro Fioroni appoggia la mozione Franceschini, "il credito formativo per l'esame di maturità misura l'impegno dei ragazzi sul piano del sociale ed educativo. Non costituisce una materia: questa premessa è indispensabile per comprendere il decreto del ministro Fioroni, che dunque ritengo che fosse pienamente applicabile". La scuola non deve solo istruire, ma anche educare, osserva Bastico, e in questo senso l'apporto dell'insegnamento della religione a delle attività alternative può essere importante. |