Mameli obbligatorio in tutte le scuole:
lo ordina il Sindaco

di R.P. La Tecnica della Scuola, 19.8.2009

Accade a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, dove il sindaco ha firmato una ordinanza con cui dispone l'obbligo di bandiera e di inno nazionale in tutte le classi. Motivazione: contrastare le dichiarazioni di Bossi che "minano l'unità nazionale".

Le polemiche su dialetto, tricolore e inno di Mameli non accennano affatto a diminuire, al contrario con il passare dei giorni repliche e controrepliche si susseguono alimentando un clima sempre più acceso.

E’ di oggi, 19 agosto, la notizia di una iniziativa assunta dal sindaco del Comune di Pignataro Maggiore in provincia di Caserta che ha firmato una ordinanza con la quale dispone che a tutte le classi delle scuole del Comune venga consegnata una bandiera italiana, ovviamente a spese delle casse comunali.

E fin qui andrebbe tutto bene.

Ma il Sindaco, l’avvocato Giorgio Magliocca, va oltre e “ordina - così si legge nel provvedimento - alla Dirigente Scolastica ed ai vari responsabili delle varie istituzioni scolastiche private presenti sul territorio di predisporre una circolare interna che preveda il canto dell’inno nazionale all’inizio di ogni giornata di studio”.

Senza mettere in discussione il nobile intento, c’è però da chiedersi se davvero un sindaco possa “ordinare” ad un funzionario delle Stato di dare disposizioni che hanno ricadute evidenti sulla didattica e sulla organizzazione scolastica.

Sotto questo profilo l’ordinanza sembra insomma andare un po’ al di là delle prerogative e dei poteri del Sindaco che può sì “sospendere” o limitare in qualche modo l’autonomia delle istituzioni scolastiche, ma solo per gravi motivi di ordine pubblico.

E, probabilmente, non saranno solo i difensori della autonomia scolastica a protestare per l’iniziativa dell’avvocato Migliocca.

Nelle premesse dell’ordinanza, infatti, il sindaco chiarisce che il provvedimento viene assunto proprio allo scopo di contrastare le recenti prese di posizione del Ministro Umberto Bossi di cui si ripercorrono alcuni trascorsi non del tutto edificanti (il leader della Lega è stato condannato per il reato di vilipendio alla bandiera, ricorda il sindaco).

“I fatti riportati - scrive il sindaco, riferendosi appunto alle varie dichiarazioni e prese di posizione di Bossi - sono palesemente gravi e minano l’unità nazionale oltre che i sentimenti di riconoscenza che tutti gli italiani nutrono ed in ogni caso devono avere verso tutti quei giovani che hanno perso la vita per difendere il valore della Patria”.
Adesso si aspettano le repliche di Bossi o di qualche altro leader della Lega.

E questa volta la polemica sarà tutta interna alla maggioranza di Governo, visto che il sindaco di Pignataro Maggiore è un esponente del PdL.