Soprusi e violenze per le matricole delle medie
sui treni in provincia di viterbo.

Voti scritti sulle braccia,
denunciati due bulli di 18 anni.

Gli agenti della Polfer sono intervenuti dopo una serie di segnalazioni

 Il Corriere della Sera, 25.9.2008

ROMA - «Barba» e «baffi» disegnati sul volto con un pennarello nero indelebile. Era un vero e proprio rituale di iniziazione - con varianti lasciate alla fantasia del bullo di turno - quello cui da anni venivano costretti a sottostare le «matricole» delle scuole medie superiori a bordo dei treni in servizio nella provincia di Viterbo. Venerdì, dopo aver raccolto un consistente numero di segnalazioni, gli uomini della squadra di polizia giudiziaria del Compartimento della Polizia ferroviaria per il Lazio hanno predisposto un servizio di prevenzione ad hoc sulla tratta compresa tra le stazioni di Bracciano e Viterbo Porta Romana.

DENUNCIATI DUE 18ENNI - E nella loro rete sono puntualmente caduti due 18enni, studenti di una nota scuola di Viterbo, che - sfruttando la condizione di superiorità fisica e psicologica determinata dalla maggiore età - costringevano due quattordicenni a subire numerosi atti di prevaricazione. Oltre a disegnare sul viso delle loro vittime i «regolamentari» barba e baffi, i due bulli gli ponevano tutta una serie di domande, riguardanti per lo più i nomi delle stazioni attraversate dal treno: ad ogni mancata risposta, gli indagati scrivevano sulle braccia dei due quattordicenni il nome della stazione e un «voto» finale. I due 18enni sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di violenza privata.