I tagli ci sono, eccome! Perplessità e amarezza per le dichiarazioni del ministro della Pubblica Istruzione secondo cui non ci sarebbero riduzioni dei docenti specializzati per gli alunni con disabilità. Dati alla mano, infatti, in Sicilia - e anche altrove - tali riduzioni ci sono eccome e hanno già incominciato a fare sentire i loro effetti negativi di Salvatore Crispi* da Superando, 22.9.2008 Lasciano perplessi, amareggiati e sbalorditi le dichiarazioni del ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini, rese al Parlamento e anche in interviste agli organi d'informazione, in base alle quali non ci sarebbero riduzioni dei docenti specializzati per gli alunni con disabilità; e lasciano altrettanto sbalorditi i commenti di alcuni organi di informazione - soprattutto della carta stampata - secondo cui le relative proteste e le prese di posizione sarebbero strumentalizzate al solo scopo di preservare i livelli occupazionali. Stupisce, infatti, che chi governa il settore non abbia una reale percezione di quella che è la situazione e di ciò che avviene sul territorio. La realtà, invece, è molto diversa da come si configura in base alle varie dichiarazioni ufficiali, prese di posizione e commenti. Infatti, sul territorio della Regione Siciliana, già si sentono in maniera negativa le riduzioni - imposte da Roma - di 996 unità di docenti specializzati a fronte dell’aumento di più di 5.000 iscrizioni degli alunni con disabilità negli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado, rispetto all’anno trascorso.
Ad esempio, alunni con disabilità con
particolare gravità, che l’anno scorso potevano usufruire del
massimo delle ore di sostegno in deroga - vale a dire diciotto ore -
si sono visti, in questi giorni, ridurre della metà le ore di
sostegno. Questo lascia gli alunni con disabilità con ulteriori e
gravi difficoltà, in grande disagio i genitori e penalizza in
maniera notevole l’organizzazione scolastica per l’integrazione, che
dev'essere sempre rivolta, invece, ad ottenere il massimo della
qualità possibile. Non è possibile negare diritti già acquisiti e consolidati nel tempo e lo Stato non può far finta di disconoscere le proprie leggi, che nella loro filosofia, nel loro spirito e nella loro lettera danno indicazioni e usano un linguaggio molto diverso, parlando infatti di tutela a tutto campo delle persone con disabilità e dei loro intoccabili diritti all’integrazione nel sistema scolastico, formativo e sociale.
La situazione di estremo disagio può portare -
come è già successo in alcune parti del Paese - a rivendicazioni e a
una rivalsa di carattere giudiziario; e questa potrebbe essere la
conclusione logica di una vicenda che per ridurre l’impiego di
risorse economiche in un ambito particolarmente delicato e in
assenza di un’effettiva programmazione organica e globale,
disconosce le leggi dello Stato e lede i diritti di una consistente
fascia della popolazione.
* Responsabile del Coordinamento H per i Diritti delle
Persone con Disabilità nella Regione Siciliana ONLUS. |