Piano Gelmini/1. da TuttoscuolaNews, N. 360, 22 settembre 2008 7,8 miliardi di risparmi tra il 2009 e il 2012, di cui 2,2 miliardi reinvestiti per lo sviluppo della carriera del personale. Questi i numeri chiave della manovra finanziaria sulla scuola.
Nell’incontro del 19 settembre 2008 il ministro Gelmini non ha
presentato ai sindacati il testo scritto del piano programmatico
previsto dalla legge n. 133/2008 (ex decreto legge 112). Il piano è
infatti ancora in corso di rifinitura ad opera dei tecnici del
ministero dell’istruzione e dell’economia, e sarà reso noto in
questa settimana. Nelle slides di sintesi illustrate alle
organizzazioni sindacali si riportano le linee guida dell’intervento
previsto. I contenuti del piano sono quelli anticipati da
Tuttoscuola lunedì scorso (v. TuttoscuolaFOCUS n.253/359).
Riepiloghiamoli. - Sezioni primavera: vengono aumentate (30 milioni di euro per il 2008-2009, 50 milioni per il 2009-2010), prevedendo che nelle aree montane possano essere accolti piccoli gruppi di bambini di due-tre anni anche nelle scuole dell’infanzia. - Anticipi nella scuola dell’infanzia: il bambino potrà essere iscritto a 2 anni e mezzo, come previsto dalla riforma Moratti (gli anticipi erano stati abrogati dal governo Prodi con la finanziaria 2007). - Scuola primaria: 4 opzioni per le famiglie: 24 ore settimanali (docente unico), 27 ore, 30 ore, tempo pieno (40 ore). - Tempo pieno: aumento del 50% utilizzando i docenti “risparmiati” con il maestro unico. - Istituti comprensivi. Estensione del modello dove possibile. - Riduzione delle ore di lezione dei tecnici e dei professionali da 36 a 32, e dei licei da 33 a 30. - Riduzione degli indirizzi nella secondaria superiore, oggi circa 900 includendo le sperimentazioni nazionali e autonome. Eliminazione delle duplicazioni tra istituti tecnici e professionali. - Accorpamento di classi di concorso per aumentare la flessibilità nell’impiego dei docenti. - Aumento dell’importanza delle materie di base. Estensione dell’inglese e della matematica nei licei classici. - Corsi di italiano per stranieri. - Conferma degli insegnanti di sostegno. - Conferma delle scuole di montagna, ma chiusura di quelle troppo piccole che non stanno in montagna o nelle piccole isole (in Italia ci sono più di 10.000 classi con meno di 10 studenti).
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