Scuola
Pd presenta pregiudiziale Unica urgenza è quella di fare cassa a danno della scuola ApCOM, 10.9.2008 Roma, 10 set. (Apcom) - Il gruppo parlamentare del Pd ha depositato alla Camera una pregiudiziale di costituzionalità al decreto legge del 1° settembre scorso sulle modifiche all'ordinamento scolastico predisposte dal ministro Gelmini. La pregiudiziale è firmata dai capogruppo del Pd nella commissione Cultura e Affari Costituzionali, Manuela Ghizzoni e Sesa Amici, dal responsabile nazionale scuola del Pd, Maria Coscia, dai segretari d'aula Roberto Giachetti ed Erminio Quartiani e da tutti i componenti del Pd della commissione Cultura. "Il provvedimento - si legge nel testo della pregiudiziale - in più parti non risulta conforme ai requisiti di straordinaria necessità". Ciò riguarda in particolare l'articolo 2, che prevede il ritorno del voto in condotta, "che viene motivato da un supposto vuoto normativo che non consentirebbe di adottare misure disciplinari nei confronti degli scolari e alunni che si dovessero rendere responsabili di comportamenti non rispettosi o addirittura di gravi atti. Come se attualmente le scuole ed i docenti si trovassero impossibilitati ad adottare strumenti disciplinari, laddove, ad esempio, l'attuale ministro in carica ha adottato il 1° agosto 2008 una circolare che espressamente già prevede la possibilità di allontanamento dello studente per periodi non superiori a 15 giorni, per periodi superiori a 15 giorni, fino al termine dell'anno scolastico e l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato". Indipendentemente dalla valutazione negativa nel merito, anche il ritorno al maestro unico e la riduzione del tempo scuola a sole 24 ore alle elementari per il Pd "produrrà effetti molto differiti nel tempo per cui è difficile considerala una misura straordinaria ed urgente".
"L'unica urgenza che sembra desumersi - è
scritto infine nella pregiudiziale - è rintracciabile nella
'necessità' finanziaria di disinvestire nella scuola, così come
previsto dall'articolo 64, del decreto legge 112/2008, e conseguire
quelle economie che altrimenti renderebbero la anticipata manovra
finanziaria priva di copertura". "Il Pd - conclude la prima
firmataria, Manuela Ghizzoni - è profondamente contrario a questa
impostazione". |