Orari della primaria: preferenza alle 24 ore
e risorse "non quantificabili" per il tempo pieno.

da Tuttoscuola, 26 settembre 2008

L'attacco della revisione dei quadri orari nella scuola primaria ("Nella scuola primaria va privilegiata ai sensi del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, l'attivazioni di classi affidate ad un unico docente e funzionanti per un orario di 24 ore settimanali") che si legge nello Schema di piano programmatico, scaricabile a questo indirizzo, sembra offrire il destro alle critiche dell'opposizione, che teme una riduzione generalizzata dell'orario delle lezioni, e valuta come fumose le prospettive, promesse più volte dal ministro Mariastella Gelmini, di un ampliamento del tempo pieno.

Il modello di docente unico è difeso pedagogicamente, in quanto "appare più funzionale 'all'innalzamento' degli obiettivi di apprendimento, con particolare riguardo all'acquisizione dei saperi di base, favorisce l'unitarietà dell'insegnamento soprattutto nelle classi iniziali, rappresenta un elemento di rinforzo del rapporto educativo tra docente e alunno, semplifica e valorizza la relazione fra scuola e famiglia. Nell'arco di vita intercorrente dai sei ai dieci anni si avverte il bisogno di una figura unica di riferimento con cui l'alunno possa avere un rapporto continuo e diretto".

Le economie derivanti dal nuovo modello didattico allo stato non sono quantificabili, ma per il Piano consentiranno di liberare "ulteriori risorse che potranno ridurre l'incidenza degli altri interventi".

Accanto ai quadri orari di 24 ore, che sono da privilegiare, ci saranno altri due modelli di tempo normale: quello a 27 ore, corrispondente all'orario di insegnamento di cui al decreto legislativo 59/2004, con esclusione delle attività opzionali facoltative, e quello a 30 ore, comprensivo dell'orario opzionale facoltativo e con l'introduzione del maestro prevalente (nei limiti dell'organico assegnato, e integrabile con le risorse disponibili presso le scuole).

L'opzione del tempo pieno è garantita, con "una estensione delle ore di lezione pari ad un massimo di 10 ore settimanali, comprensive della mensa". La numerosità delle possibilità di estensione del tempo pieno sarà probabilmente al centro del prossimo scontro politico.

Buone notizie sembrano invece esserci nella previsione di una opportuna specializzazione nell'insegnamento della lingua inglese a beneficio di un insegnante di classe. Ci sarà "un piano di formazione linguistica obbligatoria della durata di 150/200 ore attraverso l'utilizzo, come formatori, di docenti specializzati e di docenti di lingua della scuola secondaria di I grado". I docenti formati in questo modo saranno impiegati già dall'anno scolastico 2009/2010, nelle prime due classi della scuola primaria e saranno assistiti da interventi periodici di formazione.