Si torna a scuola con parte delle novità
annunciate dal ministro Gelmini
Tra preoccupazione e polemiche. E occhi puntati sulla nuova maturità
Il voto in condotta e non solo.
Ecco le novità del nuovo anno.
Continuano le polemiche sull'introduzione del
maestro unico
Salvo Intravaia,
la
Repubblica 8.9.2008
La rivoluzione Gelmini è già iniziata. Alcune
norme, varate meno di un mese fa, sono in vigore. Altre, solo
annunciate dal ministro dell'Istruzione, saranno messe a punto a
partire dall'anno scolastico 2009/2010. Tra queste, quella che fa
più discutere è l'introduzione del maestro unico, che è già
contenuta nel decreto ma entrerà in vigore il prossimo anno.
L'elenco delle novità con le quali dovranno fare i conti insegnanti
e alunni che da oggi iniziano a tornare nelle classi è abbastanza
lungo: alle disposizioni (tagli agli organici ed altro) contenute
nel decreto legge 112, varato a tempo di record, si aggiungono le
norme varate con la stessa forma (quella del decreto legge) proprio
il primo settembre.
Maestro unico.
Non è la sorpresa che i bambini troveranno subito in classe, ma è la
disposizione prevista che, insieme al voto in condotta, ha suscitato
più polemiche. Dal prossimo anno, lo prevede il decreto, sarà
reintrodotto il maestro unico alle elementari. Dopo un periodo di 12
mesi in cui la novità verrà sperimentata sulle prime classi, la
riforma entrerà a regime gradualmente.
Voto in condotta.
Già da quest'anno, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado
(alla scuola media e al superiore) si ritorna alla valutazione della
condotta come elemento che può determinare la bocciatura. Agli
alunni di medie e superiori, che durante l'anno dovessero macchiarsi
di particolari comportamenti, in sede di scrutinio i professori
possono appioppare un 5 in condotta che determinerebbe l'automatica
bocciatura. Non si tratta di un vero e proprio ritorno alle norme
"ante Statuto delle studentesse e degli studenti" (prima bastava
ricevere 7 in condotta per essere bocciati) ma senza dubbio di un
giro di vite.
Voti all'elementare e alla media.
Dopo oltre 30 anni, alla scuola elementare (primaria) e alla media
si ritorna alla valutazione espressa in decimi come ai "vecchi
tempi": 6, 7 e così via fino al 10. Alla scuola elementare il voto
sarà sempre accompagnato da un giudizio "sul livello globale di
maturazione raggiunto dall'alunno", alla media spariscono i giudizi
e si passa ai voti. Per essere promossi all'anno successivo bambini
e ragazzini dovranno ottenere almeno 6 in tutte le discipline.
Cittadinanza e Costituzione.
Sin dalla più tenera età a tutti gli alunni italiani, dalla materna
alle superiori, verranno fornite le conoscenze e le competenze
relative a "Cittadinanza e Costituzione". Il nuovo argomento che
amplia la vecchia Educazione civica non è una disciplina aggiuntiva
vera e propria ma si colloca, sfruttando le relative ore di
insegnamento, "nell'ambito delle aree storico-geografica e
storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse".
Come dire: più diritti e doveri e meno storia e geografia.
Assenze per malattia.
Cambia la procedura per giustificare le assenze per malattia di
tutti i dipendenti pubblici, e quindi anche per il personale della
scuola. E per periodi inferiori ai dieci giorni scatta la
decurtazione dello stipendio. Per assenze superiori a dieci giorni
e, comunque, dal terzo "evento di malattia in poi" l'assenza sarà
giustificata "esclusivamente mediante certificazione medica
rilasciata da struttura sanitaria pubblica". Ma il ministro della
Funzione pubblica, Renato Brunetta, ha precisato che il certificato
del medico (convenzionato con il Servizio sanitario nazionale) di
famiglia è da considerare valido comunque. In ogni caso, scatta la
visita fiscale anche per assenze di un solo giorno e le fasce orarie
di reperibilità si ampliano: dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20.
Norme sugli esami di Stato.
Dal prossimo mese di giugno, saranno ammessi agli esami di maturità
soltanto gli studenti che avranno riportato una valutazione positiva
in tutte le discipline (fino alla scorsa tornata i prof potevano
ammettere anche ragazzi con una o più insufficienze e con i 'debiti'
ancora pendenti) e che abbiano saldato tutti i debiti pregressi.
Cambia anche la distribuzione del punteggio: al credito scolastico
andranno 25 punti, anziché 20, e al colloquio 30 punti al posto dei
35 previsti finora. Il punteggio totale, con i 45 degli scritti,
rimane di 100 punti.
"Patto educativo di
corresponsabilità" e regolamenti d'istituto.
Nelle prime due settimane di settembre le scuole dovranno adeguare i
relativi regolamenti d'istituto alle norme "antibullismo" varate lo
scorso mese di novembre dal governo Prodi. I regolamenti interni
dovranno individuare cosa si intende "per mancanze disciplinari" e
le relative sanzioni (si può arrivare allontanamento fino alla fine
dell'anno e alla bocciatura). Occorre definire, altresì, gli organi
competenti a comminare le sanzioni e il procedimento di irrogazione
delle stesse. Inoltre, si dovranno stabilire le "procedure di
elaborazione condivisa e sottoscrizione del Patto educativo di
corresponsabilità" fra scuola e famiglia che, in caso di gravi
inadempienze dell'alunno, potrà essere chiamata a risarcire i danni
provocati dal figlio, a scuola e durante.