Il governo li fa aprire in deroga.
Gli insegnanti in eccesso rifiutano la «soluzione turistica»

Il 75% degli edifici scolastici non è a norma.

  l'Unità, 10.9.2008

ROMA Solo il 25% delle scuole italiane è completamente sicuro. Lo riferisce il Codacons. Solo un edificio su quattro, infatti, spiega l’associazione, ha sia il certificato di agibilità statica dell’immobile, sia il certificato di agibilità igienico sanitaria, sia il certificato prevenzione incendi. Gli impianti elettrici a norma e i maniglioni antipanico, poi, «sono un optional».

Nel Lazio la situazione non è migliore, prosegue il Codacons.

In base ai dati in possesso dell’associazione, infatti, ha il certificato di agibilità statica il 49% delle scuole, il certificato di agibilità igienico-sanitaria il 45%, il certificato prevenzione incendi il 75%, gli impianti elettrici a norma il 75%, le porte antipanico il 75% e le scale di sicurezza il 70%.

«A fronte di questa allarmante situazione - dice l’associazione - il Codacons ha deciso di diffidare il ministro dell’Istruzione Gelmini, in modo che, in caso di incidenti, si possa far risalire al suo dicastero la responsabilità di eventuali inadempimenti.

L’associazione di consumatori, infatti, ha diffidato il ministro ad adottare tutte le misure idonee per evitare che la sicurezza di docenti ed insegnanti sia messa a rischio. Intanto il Codacons invita i genitori a valutare lo stato di sicurezza delle scuole frequentate dai propri figli, utilizzando un apposito questionario presente nella sezione «Scuola sicura» del sito www.codacons.it». Secondo l’associazione inoltre il 99% delle scuole campane dispone dei certificati di agibilità statica e igienico-sanitaria, mentre solo il 35% ha il certificato di prevenzione incendi.

95 strutture su 100 sono dotate di porte antipanico e 80 su 100 hanno dimostrato di avere un impianto elettrico a norma; solo il 35% delle scuole però è dotato di scale di sicurezza. Una situazione che il Codacons definisce «allarmante e in linea con i dati nazionali complessivi secondo i quali il 75% delle scuole non è completamente sicuro». I docenti precari, intanto, della scuola non hanno nessuna intenzione di accettare un’eventuale offerta di lavoro nel comparto del turismo, proposta oggi rilanciata anche dal sottosegretario al turismo, Michela Brambilla: a dichiararlo ad Apcom è Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief - l’Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione - secondo il quale «questa soluzione rappresenterebbe una errata modalità per ricollocare dei lavoratori vincitori di concorso e pluri-specializzati che nella vita hanno investito tanto per fare l’insegnante: ora che sono arrivati al traguardo gli viene però detto che faranno gli operatori turistici». In Italia sono inserite nelle graduatorie ad esaurimento circa 300 mila docenti abilitati vincitori di almeno un concorso pubblico. Per quelli che non riusciranno ad essere assorbiti dal sistema istruzione vi è ora la prospettiva di svolgere mansioni nel settore del turismo.