Nastro scuro al braccio in tutta Italia contro
la riforma Gelmini. A Firenze,
"No ai tagli e al maestro unico". Il ministro: "E' vergognoso strumentalizzare i bambini per cavalcare proteste politiche" la Repubblica, 15.9.2008
ROMA - Questa volta le maestre proprio non ci stanno. E in tutta
Italia il primo giorno di scuola decidono di protestare contro la
riforma Gelmini, silenziosamente, con un nastro nero legato al
braccio, in segno di lutto. Se a Firenze i bambini di alcune scuole
materne ed elementari hanno trovato gli insegnanti vestiti
completamente di nero, a Roma prof e genitori hanno deciso di
occupare un istituto. Pronta la risposta del ministro: "E'
vergognoso strumentalizzare i bambini per cavalcare proteste che
sono solo politiche". "L'occupazione della scuola inizierà alle 12.30 e andrà avanti per una settimana - ha spiegato l'insegnante Paola De Meo della Iqbal Masih - Questa mattina, come annunciato, abbiamo messo il lutto al braccio, ma entrati in classe l'abbiamo tolto per non impressionare i bambini. Durante il pomeriggio, alla fine delle lezioni che andranno avanti regolarmente, abbiamo organizzato attività, teatrali e musicali nonché informative sul funzionamento delle dinamiche scolastiche, una materia che, purtroppo, non tutti conoscono e per cui non sempre viene compresa l'importanza e il significato delle nostre proteste".
La
mobilitazione è stata decisa quasi all'unanimità dal Collegio dei
docenti ("ci sono stati un'astenuta e un voto contrario"). Anche
alla succursale di via Balzani, alle 8 si è svolto un volantinaggio
e alle 8,30 una breve assemblea tra genitori e docenti. "I dirigenti e i docenti" che oggi hanno festeggiato in lutto il primo giorno di scuola "sbagliano e abusano del loro potere" commenta l'assessore alle politiche scolastiche del Comune di Roma Laura Marsilio. "Sono dei dipendenti ministeriali - continua l'assessore - e per questo sono sanzionabili: mi auguro che l'ufficio scolastico provveda in tal senso. Utilizzare le istituzioni per far propaganda politica è un messaggio inopportuno da mandare ai ragazzi. Per Giovanni Donzelli (An) è "un'iniziativa irresponsabile e diseducativa" che "non danneggia il Governo ma i bambini, che dovrebbero vivere il rientro a scuola con serenità e gioia". "Il primo atto dei maestri è stato quello di una protesta di sinistra" per Alessandra Mussolini, presidente della Commissione Bicamerale per l'Infanzia e segretario nazionale di Azione Sociale-PdL. "I primi giorni di scuola costituiscono per i ragazzi momenti di ansia per il futuro impegno - continua - ci si dovrebbe aspettare da tutti, a partire dagli insegnanti, responsabilità e saggezza. Invece, per privilegiare le polemiche strumentali e faziose è stato mortificato il benessere dei giovani". Sulla stessa linea d'onda anche Mariella Bocciardo, membro della Commissione Affari Sociali e Parlamentare Infanzia (PdL), che ha definito il gesto ''imbarazzante e vergognoso". ''Quest'anno - commenta Bocciardo - grazie alla riforma proposta dal Ministro Gelmini, è iniziata una nuova era per la scuola italiana. Con questi insegnanti, o pseudo tali sarà difficile battere il bullismo". Dall'altra parte della barricata Silvana Mura, Idv. Per la deputata è vergognoso e preoccupante" il modo in cui "il governo sta demolendo la scuola italiana". E in una nota precisa: "Di fronte ad una riforma che mette in mezzo ad una strada 200 mila precari, che riduce la qualità dell`insegnamento della scuola primaria, che eliminerà inevitabilmente il tempo pieno scaricando ulteriori costi sulle famiglie italiane i docenti hanno tutto il diritto e forse il dovere di protestare per tutelare i propri diritti di lavoratori e il diritto di tutti i bambini di ricevere un insegnamento di qualità".
"Ai maestri e alle maestre che sono andati a scuola con il segno del
lutto va tutta la solidarietà attiva dei comunisti italiani" afferma
Manuela Palermi, Pdci. E continua: "Il Pdl farà bene a tenere giù le
mani dai maestri e dalle maestre, a non minacciarli o ricattarli, e
a rispettare la loro protesta se vuole evitare che il malessere
profondo del Paese contro i tagli alla scuola non diventi
incontrollabile". Il Pdci sarà al fianco degli insegnanti "per
respingere le misure della Gelmini". |