Tuttoscuola intervista da TuttoscuolaFOCUS, N. 252/358, 7 settembre 2008
La scuola è in fermento per i cambiamenti decisi dal Governo. In
particolare è la scuola primaria ad essere in questo momento
nell'occhio del ciclone. Abbiamo chiesto al ministro dell'istruzione
Mariastella Gelmini di spiegare ai lettori di Tuttoscuola i suoi
progetti e le sue ragioni sul maestro unico e sul tempo pieno.
"Si è
fatta confusione su questo provvedimento. Io sono convinta della
necessità di assicurare agli alunni della scuola primaria, a partire
dai più piccoli, un punto di riferimento unitario e unificante, come
può essere solo la figura di un insegnante unico, un maestro
appunto. Il maestro". "Un insegnante unico, o comunque prevalente, avrà maggiore attenzione per il bambino che apprende, saprà modulare e indirizzare la sua azione didattica tenendo conto delle diverse attitudini, interessi e capacità individuali. Sarà soprattutto un educatore, in grado di favorire la crescita integrale dell'alunno, aiutandolo a guardare e giudicare quel che lo circonda.
Daremo in
questo modo maggiore sicurezza alle famiglie e restituiremo agli
insegnanti un ruolo definito e autorevole, con responsabilità
identificate e gratificanti. Ne risulterà semplificato il rapporto
con le famiglie, che considero importantissimo. Siamo una comunità,
il triangolo insegnanti, genitori e studenti va fatto funzionare
armonicamente".
"Il
servizio che riceveranno le famiglie non diminuirà, anzi. Accadrà
esattamente il contrario: il servizio crescerà, e anche
significativamente. Saranno offerte più scelte per le famiglie.
Accanto agli attuali modelli a 27 e 30 ore settimanali, ci sarà
infatti a disposizione quello a 24 ore, oltre ovviamente al tempo
pieno, sul quale va fatto un discorso a parte. L'inglese,
l'informatica, tutte le migliori esperienze saranno confermate. Sarà
garantito quello standard che aveva consentito alla nostra scuola
elementare di essere già, ben prima dell'introduzione del modulo nel
1990, ai vertici delle classifiche internazionali".
"Tutt'altro. E mi lasci sottolineare un altro aspetto che ha
un'importanza fondamentale. Con questa norma, unita a quella sulla
continuità didattica contenuta nel disegno di legge che ho
presentato a inizio agosto, nessun alunno durante il ciclo di scuola
primaria si troverà più di fronte sette, otto, addirittura nove
insegnanti diversi, come troppo spesso è accaduto, con un danno
evidente per le famiglie e per la crescita degli alunni, come
recenti analisi - mi riferisco a quella della Banca d'Italia - hanno
ampiamente dimostrato".
"Ho voluto
dare un segnale forte. Peraltro ho scelto di andare in questa
direzione in modo graduale, cominciando dalle prime classi e a
partire dal 2009-2010. Così non si determineranno scossoni e ci sarà
tutto il tempo necessario per preparare la scuola, gli insegnanti e
le famiglie a questa importante novità".
"Sono
intenzionata a incrementare il tempo pieno, e questa simulazione
sembra un obiettivo convincente che mi propongo di raggiungere. Le
dirò di più. Il potenziamento del tempo pieno sarà il fiore
all'occhiello di questa nuova offerta formativa. Verrà organizzato
là dove finora non si è riusciti a soddisfare le richieste delle
famiglie, e verrà esteso anche in molte aree del Sud dove sono
mancate le condizioni per offrire questo servizio".
"Il mio
auspicio è che gli enti locali sappiano approfittare di questa
occasione, approntando le strutture e i servizi necessari. Da parte
nostra ci metteremo il personale e le risorse.
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