Piano programmatico/5: da Tuttoscuola, 29 settembre 2008 L'articolo 64 della legge 133/2008 prevede (lettera f-bis, comma 3) la "definizione di criteri, tempi e modalità per la determinazione e l'articolazione dell'azione di ridimensionamento della rete scolastica". Il termine "ridimensionamento" è inequivocabile: si tratta di definire nuovi parametri per la dimensione delle istituzioni scolastiche autonome. Nel piano programmatico invece si afferma un principio diverso: "si ritiene poi preliminare rispetto alle altre azioni e non più rinviabile, una complessiva e incisiva revisione della rete scolastica e dell'offerta formativa sul territorio ... e legittimi la presenza di istituzioni scolastiche secondo criteri di corretto dimensionamento, sulla base dei parametri previsti dal DPR 233/98 per l'attribuzione dell'autonomia". Revisione come conferma dei vecchi parametri? Al punto 2 del piano (Riorganizzazione della rete scolastica) si denuncia una situazione di diffusa irregolarità per oltre duemila istituzioni scolastiche fuori parametro secondo le norme attuali, e si afferma che "Si rende pertanto necessario non solo eliminare le numerose situazioni non conformi ai parametri dell'attuale normativa, ma anche ripensare il sistema nel suo complesso". Bene. Come? "L'Amministrazione scolastica offrirà alle Regioni e alle Autonomie locali la collaborazione necessaria per dimensionare la rete scolastica nel rispetto delle disposizioni vigenti". Il ridimensionamento previsto dalla legge si riduce, dunque, alla verifica della corretta applicazione dei vecchi parametri, senza prevederne dei nuovi. Ma la regolarizzazione di quelle duemila e più istituzioni scolastiche fuori parametro non avrebbe dovuto essere uno degli obiettivi della ordinaria azione di vigilanza dell'Amministrazione centrale a prescindere dalla nuova legge e che attuata subito, ancor prima dell'arrivo del piano programmatico, avrebbe potuto (e potrebbe) determinare un possibile risparmio che Tuttoscuola ha calcolato in circa 250 milioni?
Invece,
stando alle bozze di regolamento consegnate ai sindacati, la
conferma dei vecchi parametri è stata prevista come una delle
"nuove" azioni attuative della manovra finanziaria. |