Malattia: ma quanto ci rimettiamo?

  Riccardo Princi da Professione Insegnante, 1.9.2008 

 

Il Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, meglio noto come decreto Brunetta, introduce alcune novità concernenti il trattamento economico relativo ai periodi di assenza per malattia.

L’art. 71 comma 1 del decreto stabilisce che “nei primi dieci giorni di assenza e' corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennità o emolumento”.

In pratica i docenti si vedranno decurtato, per i primi 10 giorni di ogni evento morboso, un importo variabile della Retribuzione professionale docenti, a seconda della classe stipendiale di appartenenza.

Classe stipendiale

R.P.D.

Trattenuta lorda per ogni giorno di malattia fino a 10 gg

Trattenuta lorda max per giorni di malattia >=10

*Trattenuta netta per ogni giorno di malattia fino a 10 gg

*Trattenuta netta max per giorni di malattia >=10

da 0 a 14 anni

€ 164,00

€ 5,47

€ 54,7

€ 3,68

€ 36,8

da 15 a 27 anni

€ 202,00

€ 6,73

€ 67,3

€ 4,53

€ 45,3

oltre 27 anni

€ 257,50

€ 8,58

€ 85,8

€ 5,77

€ 57,7

 

* Gli importi netti sono indicativi ed ottenuti stornando un’aliquota del 36% per contributi previdenziali, assistenziali e IRPEF.

 

Non saranno invece soggetti a penalizzazione, gli assenti “per malattie dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonché per le assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita”.

L’assenza per malattia superiore ai 10 giorni (e comunque la seconda assenza nel corso dell’anno), dovrà essere giustificata con certificato medico rilasciato da una struttura sanitaria pubblica. Il Ministero della Funzione Pubblica ha però chiarito, che i medici di famiglia sono da considerare appartenenti al sistema sanitario pubblico, quindi i docenti potranno continuare a rivolgersi al proprio medico.

E’ previsto l’invio della visita fiscale anche per un solo giorno d’assenza, ma come è stato da più parti fatto osservare, le ASL non riusciranno mai a far fronte a tutte queste visite.

Sempre per quanto concerne le visite fiscali, l’orario di reperibilità viene esteso dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14 alle ore 20.00 di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi.

Fatti due conti, possiamo affermare che se ci ammaliamo, possiamo starcene tranquillamente a casa per curarci. I 3-5 euro al giorno che ci rimettiamo,  li regaliamo al Ministro Brunetta per la pizza.

 

1 settembre 2008 – Riccardo Princi