Maestro unico,
cosa cambia rispetto al modello attuale.

da TuttoscuolaFOCUS, N. 252/358, 7 settembre 2008

"... Le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di 24 ore settimanali...". Così recita l'art.4 del decreto-legge n. 137 del 1°settembre scorso. In questi giorni si leggono interpretazioni diverse sul significato e sulle conseguenze di questa norma. Cerchiamo di fare chiarezza rispondendo per prima cosa alle domande sui punti più controversi, e al contempo basilari.

Il maestro unico sarà l'unico insegnante che gli alunni di quella classe si troveranno di fronte? No, se non in casi eccezionali.

Tutte le classi funzioneranno a 24 ore? No, ce ne saranno anche a 27 e a 30 ore (come oggi), oltre a quelle a tempo pieno (40 ore), che potrebbero aumentare considerevolmente.

Quanti posti si perderebbero con il passaggio dal modulo alle classi a 24 ore con il maestro unico? Dipende da quante delle circa 100 mila classi attualmente a modulo passeranno a 24 ore. Se fossero il 50%, verrebbero meno 25 mila cattedre.

Quante cattedre richiederebbe l'incremento del tempo pieno del 50%, obiettivo annunciato dal ministro Gelmini nell'intervista a Tuttoscuola? Circa 8 mila.

Vediamo perché, iniziando dalla prima domanda, per capire la quale è utile fare un po' di storia.