La CEI apprezza la riforma Gelmini

da Tuttoscuola, 24 settembre 2008

Il cardinale Bagnasco, intervenendo al Consiglio permanente della CEI, ha toccato anche le problematiche della scuola italiana con alcuni riferimenti che, tra l'altro, sono serviti a fare chiarezza sulla posizione dei vescovi italiani in ordine alle riforme del ministro Gelmini che nelle settimane scorse era stata oggetto di interpretazioni a senso unico da parte della stampa nazionale.

Come riferisce l'agenzia Sir dei vescovi, sul fronte della scuola, per la Cei "si stanno mettendo in campo innovazioni e recuperi volti a dare una maggiore credibilità ed efficacia", ma "la vera chiave di volta non potrà non venire dal riconoscimento del ruolo primario della famiglia, messa in condizione di scegliere all'interno di un sistema effettivamente paritario e integrato, in cui ad emergere siano le diverse opportunità in vista di abilità giovanili obiettivamente più apprezzabili".

C'è, dunque, una nuovo richiamo al problema della parità scolastica e al sostegno delle scuole non statali, ma, soprattutto, c'è un apprezzamento alle innovazioni che riguardano il sistema scolastico.

La stessa agenzia Sir, all'indomani dell'approvazione del decreto legge 137 che riguarda, tra l'altro, il docente unico, aveva ospitato diversi interventi di pedagogisti cattolici (Bertagna, Scurati, Corradini) e di associazioni di genitori e docenti che si erano pronunciati in modo diverso, a favore o contro il ripristino del docente unico nella scuola primaria.

Le agenzie di stampa, nell'occasione, avevano riportato un solo intervento (contrario) spacciandolo per il pensiero dei vescovi italiani. L'intervento di Bagnasco ripristina la verità sulla posizione della chiesa italiana.