Ormai siamo certi: Silvana La Porta, AetnaNet del 16.9.2008 Posso scherzare un po’? L’atmosfera che aleggia sul mondo della scuola in questi giorni č cosė tanto pesante…che bisogna alleggerirla, farsi una salutare risata. Dunque io ho capito che MariaStella Gelmini di scuola non se ne intende. Anzi non ne capisce proprio un tubo. E l’ho capito da una sua battuta. No, non c’entra il maestro unico. No, non c’entrano i precari. No, non c’entra la riforma del reclutamento. Si tratta di una semplice frasetta, un’affermazione banale, banale, di quelle che potrebbero passare inosservate. A meno che non si sia operatori della scuola. Dunque la Gelmini in un’intervista ha detto: “La scuola č un luogo sereno.” La scuola…un luogo sereno?! MariaStella, ma cosa dici? Ma ci sei mai stata in una scuola italiana, oggi, con gli alunni di oggi, e con i problemi di oggi? Ma li hai mai visti i genitori infuriati che vengono a prendersela con i docenti, gli alunni che sbeffeggiano gli insegnanti e magari litigano ferocemente tra di loro, le beghe tra colleghi, le controversie con la presidenza, le lotte furibonde tra poveri per un misero incarico? La scuola non č ancora iniziata…e la guerra invece sė. L’orario che non va bene, le classi assegnate che non vanno bene, addirittura le aule assegnate che non vanno bene. E le riunioni preliminari che non vanno bene nemmeno, ore e ore di discussioni su questioni futili e ognuno con la propria testa e ognuno col proprio orientamento.
La scuola č proprio un luogo sereno. Pių sereno
di cosė si muore. Ahi, ahi, cara Gelmini, hanno ragione i suoi
detrattori, con questa frase lei si č tradita. Lei la scuola non la
conosce proprio, lei la scuola non la conosce affatto… |