Il ministro contestato: la scuola non diventi come l'Alitalia

Gelmini, proteste sul Canal Grande.

 la Repubblica, 21.9.2008

VENEZIA - «Il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini». Lo striscione colorato esposto sul ponte dell'Accademia, a metà del Canal Grande, è il benvenuto riservato al ministro della Pubblica Istruzione, giunto ieri a Venezia per partecipare a un convegno organizzato dai giovani di Confcommercio. Una contestazione che ha preso forma in campo San Maurizio, dove oltre quattrocento tra studenti, insegnanti e genitori hanno dato vita a una manifestazione contro il ritorno del maestro unico e il precariato. «La scuola italiana è in pericolo è stato detto in un'assemblea improvvisata se la riforma Gelmini verrà applicata, solo in provincia di Venezia è prevista una riduzione di 1.600 persone. Dobbiamo bloccare il progetto del ministro». La manifestazione si è tenuta a due passi dal palazzo della Provincia dove si svolgeva il forum di Confcommercio, ma tra i manifestanti e la Gelmini non c'è mai stato contatto. Un fitto cordone di forze dell'ordine ha isolato la zona.

«Non pensavo che facendo il ministro dell'Istruzione mi sarei dovuta avvalere della collaborazione delle forze dell'ordine. Ma evidentemente, temi di cui discutiamo in maniera pacata sono ancora considerati eversivi», ha detto la giovane componente del governo Berlusconi.

Il ministro ha iniziato a parlare in tono polemico, ma ha concluso l'intervento con un appello per «evitare che il caso scuola degeneri a tal punto da farne un altro caso Alitalia». Un appello giunto dopo che l'altra sera il sindacato aveva bocciato il progetto di riforma della scuola messo a punto dal ministero. «Mi auguro che l'opposizione ci ripensi ha detto il ministro Gelmini torni ad usare toni pacati e si possa mettere al centro l'interesse della scuola e delle università italiane. Voltare pagina ha insistito significa cercare la collaborazione per un più ampio progetto di riforma del sistema scolastico cui dovrà mettere mano il Parlamento».

L'opposizione era presente in sala con Enrico Letta, ministro ombra del Lavoro: «Brava la Gelminiha replicato l'esponente del Pd a raccontare una storia scritta da Tremonti. Vorremmo però che il futuro della scuola lo scrivesse lei, non lui. Il ministro dell'Economia ragiona Letta ha fatto tagli molto pesanti e attorno a questi ha cucito un vestito su misura per la scuola».