Con il 5 in condotta Bolzano non boccia.

L'Alto Adige dice no al decreto «Qui non c'è il bullismo»

Franz Giordano La Stampa, 30.9.2008

BOLZANO
L'Alto Adige boccia il decreto Gelmini. A Bolzano studenti e insegnanti possono stare tranquilli: gli allievi più scalmanati non rischieranno di ripetere l'anno per un cinque in condotta e le scuole primarie non torneranno all'insegnante unico.

La Giunta provinciale ha deciso ieri di non applicare le disposizioni più contestate a livello nazionale. Nel 2009 i quasi 60 mila ragazzi iscritti nelle scuole elementari, medie e superiori sudtirolesi non avranno sorprese. Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, critica il ministro: «Un voto basso in condotta non è uno strumento utile a risolvere i problemi di comportamento. La bocciatura deve dipendere dal rendimento complessivo nelle diverse materie». Una posizione simile a quella presa dal collega trentino Lorenzo Dellai alla fine di agosto: «La scuola può essere autorevole basandosi sull'educazione, senza evocare per forza punizioni esemplari. E poi i metodi per punire i ragazzi più agitati ci sono già. Note sul registro e sospensioni».

Negli ultimi anni negli istituti altoatesini non si sono verificati episodi di bullismo. «Viviamo in una realtà tranquilla rispetto al resto d'Italia - continua -. E nelle scuole non abbiamo mai dovuto affrontare casi estremi. Questo è un altro motivo per il quale non abbiamo ritenuto necessario applicare una parte del decreto». Insomma, in Alto Adige il voto basso in condotta non farà media. Non solo. La Giunta ha stabilito che non si tornerà all'insegnante unico alle elementari, perché non risulta compatibile con il quadro normativo della legge provinciale sulla scuola. «Abbiamo un'autonomia - dice il governatore - che ci garantisce il trattamento giuridico ed economico degli insegnanti e quindi vogliamo continuare ad avere l'opzione dei team di maestri». Torneranno poi i voti in decimi. Sulle pagelle, però, resterà un giudizio analitico globale.