Scuola

Gelmini: Nel 2012 bonus 7 mila euro
a 250 mila insegnanti.

Parte la fase due: individuati sprechi e risparmi si può investire

ApCOM, 21.9.2008

Roma, 21 set. (Apcom) - Nel 2012 oltre duecentocinquantamila insegnanti potranno avere un bonus annuo fino settemila euro lordi. Una percentuale minore di docenti sarà premiata gradualmente già nei due anni precedenti, mentre alla fine della legislatura (2013) il nuovo sistema di incentivi coprirà una percentuale rilevante. Lo ha anticipato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini a Bruno Vespa per il suo nuovo libro "Un'Italia diversa. Viaggio nella rivoluzione silenziosa" in uscita il 3 ottobre da Mondadori Rai-Eri.

Vespa ha chiesto alla Gelmini se - per migliorare gli stipendi degli insegnanti - intende utilizzare gli oltre due miliardi di euro che sono il 30 per cento del risparmio di 7.8 miliardi che entro il 2012 arriveranno dal mancato rinnovo contrattuale a 87mila insegnanti. Il ministro stava preparando una lettera al mensile 'Tuttoscuola' nella quale scrive: "Non è irrealistico pensare a una somma tra i 5 e i 7 mila euro di premio a fine anno per i professori migliori. Proprio a loro, a quelli che in questi anni hanno mandato avanti la scuola, spesso anche con sacrifici, penso che dobbiamo guardare con riconoscenza, e non solo a parole, come si è fatto finora, ma finalmente con iniziative concrete. Dipenderà dal fatto di riuscire a ottenere le economie e dalla situazione dei conti dello stato, ma il calcolo da noi eseguito ci lascia ottimisti".

Dice la Gelmini a Vespa: "Ora parte la fase due. Abbiamo individuato le sacche degli sprechi e dove risparmiare. Ora si inizia a reinvestire in qualità, innovazione e premialità".

Gelmini ha illustrato a Vespa analiticamente il provvedimento: " L'articolo 64 della legge 133 destina il 30% delle economie di spesa all'incremento delle risorse contrattuali per la valorizzazione e lo sviluppo professionale della carriera del personale della scuola, a decorrere dal 2010. Si tratta pertanto di oltre 2 miliardi di euro nel triennio 2010-2012, e in particolare di 956 milioni a partire dal 2012. Prendendo in considerazione l'anno a regime (2012), il risparmio di sistema potrebbe essere destinato per una parte (circa il 10%) a compensare le prestazioni aggiuntive del docente unico della scuola primaria e per altre iniziative di accompagnamento e incentivazione, e per almeno 850 milioni per premiare qualità professionale e impegno, in particolare dei docenti".

Il ministro nel libro di Vespa propone questo esempio sul 2012: quota da destinare ai docenti degli 850 milioni: 90% (765 milioni di euro), numero di docenti previsti nel 2012 in base alla legge 133: 644 mila. Percentuale docenti beneficiari (ipotesi di larga massima): 40% (257 mila). Dal momento che saranno previste delle fasce di premio ( minimo, medio, massimo), si può stimare premi massimi fino a 7 mila euro. "Già a partire dal 2010-2011 però - aggiunge la Gelmini - verranno erogati gradualmente i primi premi di produttività a un numero di docenti inizialmente più limitato ma che entro la fine della legislatura 2013 coprirà una percentuale rilevante di docenti." La Gelmini dice a Vespa di essere stupita e amareggiata perché "si dimentica che una parte consistente (circa un terzo) dei risparmi derivanti dalla razionalizzazione dell'elefantiaca macchina dell'istruzione verrà reinvestita per la valorizzazione professionale e lo sviluppo della carriera del personale della scuola. Cioè in qualcosa di inedito per il paese, se è vero che il prestigio sociale degli insegnanti è da decenni irrimediabilmente in declino. Come stupirsene, se la paga oraria di un'insegnante di scuola dell'infanzia con meno di otto anni di anzianità è di 14,6 euro lordi, una cifra molto bassa?"