Quattro scuole su cinque La Tecnica della Scuola, 30.9.2008. Nuova inchiesta del nostro giornale condotta su un vasto campione di scuole di tutte le regioni italiane rivela dati di grande interesse e fornisce importanti indicazioni al ministro Mariastella Gelmini sull’orientamento del personale della scuola. L'82 per cento delle scuole è contro il ritorno al maestro unico: squadra che vince non si cambia. Il 92,5% dice no alla riduzione del tempo pieno.
L’opinione del personale scolastico
sui recenti provvedimenti del ministro Mariastella Gelmini: Tutto questo non significa che la scuola sia arroccata su una posizione di difesa corporativa. Secondo il 75% del campione, infatti, nella scuola esistono sprechi su cui è opportuno intervenire per razionalizzare il funzionamento e contenere i costi, come in altri settori della pubblica amministrazione. Una maggioranza, a volte molto alta del nostro campione, si è pronunciata anche a favore di alcuni provvedimenti di recente attuazione. L’81% delle scuole da noi intervistate si è detto favorevole alla riduzione degli indirizzi scolastici della scuola secondaria con l’eliminazione di tutti i doppioni che creano inutile confusione fra i giovani; il 51% si è detta favorevole alla revisione delle classi di concorso; il 51% è d’accordo alla riduzione del carico orario settimanale di lezione per i giovani dei tecnici e dei professionali. Infine, per il 55% è positivo l’accorpamento delle scuole con meno di 500 alunni, anche se molti intervistati hanno posto parallelamente il problema dello sdoppiamento degli istituti con oltre mille alunni e la necessità di tenere conto delle “vere” realtà montane e delle piccole isole, ove serve derogare alla regola generale. Non si può usare lo stesso metro per valutare la realtà pianeggiante della Sicilia orientale e quella delle valli trentine. L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di dare la parola alle scuole. L’indagine è stata realizzata in tutte le venti regioni italiane. Abbiamo interpellato un campione di 80 scuole (licei, tecnici, professionali, istituti comprensivi o scuole medie) presenti in tutte le città capoluogo di regione. Il campione da noi intervistato eroga il proprio servizio scolastico in oltre 200 punti (209), frequentati da circa 63mila alunni (63.436), con oltre 7mila docenti (7.355) e 2mila non docenti (2.064). Il nostro non è un campione statistico, tuttavia esso è calibrato sia sul piano territoriale che su quello degli ordini e gradi di scuola. L’inchiesta ricostruisce in modo articolato e puntuale l’umore e gli orientamenti prevalenti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado di fronte ai provvedimenti governativi e ministeriali appena approvati, in via di approvazione e qualche volta soltanto ventilati.
Gli argomenti su cui abbiamo indagato sono dieci e precisamente:
rapporto alunni/docente; ritorno al maestro unico; riduzione del
tempo pieno e prolungato; riduzione oraria negli istituti tecnici e
professionali; ipotesi di diploma liceale a 18 anni; riduzione delle
classi di concorso dei professori; riduzione degli indirizzi
scolastici; accorpamento delle scuole con meno di 500 alunni;
chiusura delle Ssis; esistenza di sprechi nella scuola. |