Braccio di ferro sulla riforma Gelmini.
Scontri a Palazzo Madama, un fermo

Cortei di protesta davanti al Senato,
tensione fra gli studenti e la polizia

 La Stampa, 28.10.2008

ROMA
Studenti, e dal pomeriggio anche rappresentanze degli universitari, hanno cinto d’assedio tutto il giorno il Senato dove domani si voterà il Dl Gelmini. Già a fine mattinata erano, è la stima dell’Unione degli studenti, circa 10.000; dopo aver dato vita a diversi cortei nel centro di Roma, si sono diretti a Palazzo Madama. Ci sono stati anche momenti di tensione e uno studente è stato prima fermato e poi rilasciato dalle forze dell’ordine. «Nonostante alcuni atti intimidatori - hanno denunciato gli studenti dell’Uds - ad opera di alcuni estremisti di destra, che hanno cercato di imporsi per prendere la parola dal camion dell’Unione degli studenti, la manifestazione prosegue in modo festoso».

Il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri ha detto che «al Senato voteremo, come previsto e senza alcuna esitazione, il decreto Gelmini. Non ci facciamo intimidire dalle minacce di nessuno, tanto meno da chi è sceso pretestuosamente in piazza diffondendo menzogne, manipolato e spalleggiato dai dirigenti della sinistra». In merito poi all’Università ha detto :«Io lezioni da certi baroni non ne voglio più prendere quelli che vanno dietro a questi baroni sono dei cogl..., come ebbe a dire anhe l’allora presidente del Consiglio». Sul fronte opposto il segretario del Pd, Walter Veltroni, durante la conferenza stampa del governo ombra ha detto: «Insisto con la richiesta al governo di ritirare il decreto Gelmini e avviare il confronto. Non dico all’infinito, ci si dia un tempo e dopo aver ascoltato tutti si chiude. Considero un atto di arroganza andare avanti con il Dl Gelmini».

Il leader Pd ci tiene poi a ribadire che le proteste degli studenti e degli insegnati sono «un movimento che non ha nessuna matrice politica». Finisce, intanto, al vaglio della procura di Roma l’occupazione degli studenti al liceo classico Giulio Cesare. Una denuncia presentata dal responsabile dell’istituto per invasione di edifici (articolo 633 del codice penale) ha determinato, come atto dovuto, l’apertura di un procedimento. Il 30 ottobre per la manifestazione organizzata dai sindacati della scuola di Cgil Cisl Uil, dallo Snals e dalla Gilda contro la riforma Gelmini, convergeranno su Roma nove treni speciali e quasi mille pullman.

A chiudere il comizio in piazza del popolo sarà il leader della Cgil Guglielmo Epifani «Quella del 30 ottobre - dice il segretario della Flc-Cgil Mimmo Pantaleo - si preannuncia la più grande manifestazione per la scuola che si ricordi. Ma sarà anche di più, centinaia di migliaia di persone sfileranno per salvare il futuro del Paese, il diritto al sapere, il valore della conoscenza, contro i tagli a scuola, università e ricerca».