A venti giorni dalla manifestazione nazionale,
il segretario Cisl apre al governo
Scuola, "Revochiamo lo sciopero". la Repubblica, 12.10.2008 ROMA - Bonanni tende la mano al governo: "In un momento di crisi economica come questo, siamo disposti a rinunciare allo sciopero contro la riforma della scuola, purché Berlusconi ci convochi". Il segretario della Cisl usa i microfoni di Domenica in per lanciare il messaggio al governo. A venti giorni dalla manifestazione nazionale contro la Gelmini, in un clima reso incandescente dalle numerose manifestazioni di piazza degli studenti di tutta Italia, Bonanni si dice pronto a rinunciare "volentieri" al blocco proclamato per il 30, purché "il presidente del Consiglio convochi sindacati e enti locali per discutere come si riorganizza la scuola". Proposta che ha lasciato tiepidi i sindacalisti di categoria delle altre due sigle confederali. "La semplice convocazione - ha detto il segretario generale della Uil scuola Massimo Di Menna - non è un motivo sufficiente che consente di avere quelle risposte che ci attendiamo. Aprire il tavolo con i sindacati va bene - ha sottolineato Di Menna - ma occorrono modifiche al piano generale della scuola. E per ora dal governo non c'è stata nessuna risposta".
Neppure la Cgil-scuola
ha intenzione di sospendere lo sciopero: "Non riesco a comprendere
cosa c'entri la crisi dei mercati - dichiara il segretario della
Flc-Cgil, Domenico Pantaleo - con la scuola, se non a peggiorare la
situazione. Il governo sta piuttosto peggiorando di giorno in
giorno, basta andare a vedere il decreto nascosto all'interno di
altri provvedimenti di urgenza che causerà la
chiusura di migliaia di scuole pubbliche a causa del ridotto
numero di studenti iscritti". |