Contro la “riforma Gelmini”/2. da TuttoscuolaNews, N. 365, 27 ottobre 2008 Nel suo discorso di sabato scorso al Circo Massimo Walter Veltroni ha parlato a lungo di scuola e università. Sulla cosiddetta “riforma Gelmini” ha chiesto al governo di ritirare o sospendere il decreto attualmente in discussione in Parlamento, e di “modificare con la Legge Finanziaria le scelte di bilancio fatte col decreto avviando subito un confronto con tutti i soggetti interessati, giovani studenti, famiglie, docenti”. Ha però subito dopo aggiunto le seguenti parole: “Fissando un tempo al termine del quale è ragionevole che le decisioni siano prese”. Sul discorso del segretario del PD si possono fare tre considerazioni. La prima è che anche Veltroni parla di “riforma Gelmini” intendendo in realtà non solo il decreto 137 ma anche la legge 133, quella che contiene i tagli. La seconda è il riconoscimento, rivolto alla maggioranza e al governo, del diritto di decidere al termine del richiesto confronto con tutti i soggetti interessati. La terza considerazione, che è forse la più interessante, è la disponibilità di Veltroni e del PD ad entrare nel merito delle cose da fare assumendo un’ottica innovativa.
“Voglio
essere chiaro”, ha detto Veltroni, “ogni posizione conservatrice
sulla scuola e l’Università è sbagliata. Abbiamo bisogno della
scuola dell’autonomia e del merito. Di una scuola che abbia fiducia
nella capacità di scelta dei ragazzi. Di una scuola guidata da un
progetto educativo moderno e capace di promuovere opportunità
sociali e merito, in un contesto di permanente, indipendente,
valutazione di qualità”. |