Gelmini sul tempo pieno: 'Lo potenzieremo'.
E respinge le accuse di razzismo

da Tuttoscuola, 17 ottobre 2008

Poco fa il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini è stata ospite di "Panorama del giorno", la trasmissione condotta da Maurizio Belpietro su Canale 5.

In questa occasione, l'inquilino di viale Trastevere ha attaccato chi protesta contro i provvedimenti di riforma, ha difeso le classi di inserimento e ha rassicurato le famiglie sul tempo pieno.

In particolare, il ministro ha dichiarato di non comprendere le ragioni della protesta: "Sono sempre più convinta che molti di coloro che scendono in piazza non hanno letto il provvedimento perché non si capisce come mai si occupino le università e si facciano manifestazioni nella scuola secondaria, che non sono minimamente toccate dal provvedimento che riguarda invece la scuola e non l'università' e i licei superiori".

Di fronte alle accuse odierne di razzismo da parte del leader del Pd Walter Veltroni e di Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, con riferimento alle classi ponte, da lei ribattezzate "classi ghetto", che ricordano "in maniera imbarazzante (...) le leggi razziali", la Gelmini ha risposto che "non si tratta di un problema di razzismo ma di un problema didattico. È un dato di fatto che, per come è organizzata oggi la scuola, non riesce ad assolvere al meglio alla funzione di integrare gli alunni immigrati".

Il problema per il ministro è che molti studenti stranieri "non conoscono l'italiano" e questo "rallenta l'apprendimento dei ragazzi e soprattutto non aiuta l'integrazione". "Se vogliamo accogliere in maniera adeguata i bambini stranieri - ha spiegato la Gelmini - è giusto investire delle risorse per far conoscere la lingua italiana e quindi integrarsi al meglio".

La sinistra purtroppo - ha dichiarato il ministro - sta facendo una campagna di disinformazione, "dicendo alle famiglie che verranno meno il tempo pieno e gli insegnamenti aggiuntivi, soprattutto la lingua inglese, che non sarà toccata ma anzi, nella scuola media con l'applicazione della riforma Moratti, passeremo da 3 ore a 5". Il ministro ha spiegato, come aveva fatto il premier Silvio Berlusconi ieri da Bruxelles, che, per esempio, "grazie all'introduzione del maestro unico o prevalente", si avrà la possibilità "di potenziare il tempo pieno e le famiglie non hanno nulla da temere dal provvedimento del governo".

"Noi - ha spiegato il ministro - sappiamo che la scuola svolge una funzione sociale di mantenere i ragazzi a scuola il pomeriggio quindi non c'e' nessuna volontà di ridurre questo servizio. La sinistra sta creando un allarmismo nel Paese che non ha ragion d'essere".

Stesso discorso sulla questione dei tagli al personale della scuola: "Chi parla degli 87mila tagli dice una cosa non vera e soprattutto non precisa che oggi gli occupati nella scuola sono 1,3 mln e se il governo non intervenisse contenendo la spesa si passerebbe ad 1,4 milioni. Chi protesta ci dica dove trovare i soldi per occupare altre centomila persone nella scuola. Purtroppo non e' possibile", ha concluso la Gelmini.