La settimana di passione della Gelmini

Continuano le manifestazioni in vista dello sciopero del 30

Raffaello Masci La Stampa, 27.10.2008

ROMA
E’ una settimana durissima quella che inizia oggi per Mariastella Gelmini, che mercoledì porterà a casa l’approvazione definitiva del contestato decreto 133, ma non potrà eludere altri scontri con la piazza. Specie dopo che il premier ha deciso per la linea dura: «Andiamo avanti - ha detto - facendo le cose di buon senso in programma, qualunque cosa dicano Veltroni o chiunque altro dell’opposizione». La madre di tutte le battaglie sarà lo sciopero generale del 30, ma nei tre giorni precedenti si prevede un’impennata della protesta.

La Rete degli Studenti ha fatto appello affinché le occupazioni siano più estese. Domani alle 17 i Cobas inizieranno una veglia di protesta a piazza Navona che durerà fino a mercoledì, quando l’assemblea voterà il decreto. Nonostante la situazione sia ormai compromessa i leader sindacali hanno tentato ieri un appello in extremis. Intervistati a «Domenica in», sia Guglielmo Epifani che Raffaele Bonanni hanno auspicato un cambio di atteggiamento: «Una mediazione è possibile - ha detto il leader della Cisl - se si dà ascolto alle famiglie». Il segretario della Cgil è apparso più scettico, tuttavia ritiene «indispensabile trovare un punto di dialogo evitando il muro contro muro». Anche durante il week end le proteste sono continuate in tutta Italia. A Roma i ricercatori di Tor Vergata hanno messo in vendita su e-Bay il loro ateneo, al prezzo di un euro e mezzo. Oggi lezioni all’aperto in molte piazze della capitale, a cominciare da quella del Colosseo. A Pisa striscioni sono stati posti sulla facciata dell’ateneo. E tutto questo mentre restano migliaia di scuole e facoltà occupate.