Guerra di cifre, ma, in ogni caso, la
partecipazione è stata molto alta
Per il governo ha scioperato il 57%. Salvo Intravaia la Repubblica, 30.10.2008 La maggioranza della scuola italiana è contro il governo Berlusconi e il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini. Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi ("poche migliaia di persone che protestano") tese a sminuire le manifestazioni di piazza da parte di studenti e docenti, il ministero dell'Istruzione è costretto ad ammettere la dura realtà dei numeri. E lo fa con un laconico e scarno comunicato proveniente da viale Trastevere in cui c'è la contabilità della protesta di piazza. I dati sulla partecipazione allo sciopero indetto da Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti evidenziano un netto calo dei consensi da parte dell'Esecutivo. Per viale Trastevere alla manifestazione di questa mattina, incrociando le braccia, hanno aderito oltre 57 insegnanti, dirigenti scolastici e Ata (amministrativi tecnici e ausiliari) italiani su 100. "Su 452.105 dipendenti tenuti al servizio - spiegano dal ministero - 258.152 hanno scioperato". Una percentuale di adesioni che nella scuola non si ricordava da diversi lustri. Ma i sindacati non si fidano delle rilevazioni del ministero è in un'altra nota parlano di adesioni che superano il 70 per cento. Dato che secondo i rappresentanti dei lavoratori "è ancora parziale ed è destinato ad aumentare". Inoltre, per Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals Confsal e Gilda "moltissime scuole, questa mattina, sono rimaste chiuse in tutta Italia".
Guerra di cifre che,
per ammissione dello stesso governo, questa volta potrebbe essere
favorevole ai sindacati. Lo stesso ministero dell'Istruzione ammette
infatti che i dati diffusi sono "parziali, rilevati alle ore 14:30"
e "comunicati direttamente dalle scuole". |