SCUOLA

La protesta anti riforma
si ripercuote sulle gite:
«Non le facciamo più»

Laura Pilastro Il Gazzettino di Vicenza, 17.10.2008

Stop alle gite scolastiche e ai progetti didattici fuori dall'aula: la mobilitazione anti-Gelmini passa anche attraverso queste misure estreme adottate da alcuni istituti della provincia, soprattutto dell'Alto Vicentino, i cui insegnanti, specialmente delle primarie, stanno facendo rete per promuovere iniziative di contrasto ai nuovi provvedimenti che riguardano la scuola: diminuzione dell'orario scolastico, tagli agli organici, introduzione del maestro unico, insegnamento dell'inglese da affidarsi per le elementari a insegnanti non specialisti e chiusura dei piccoli plessi. La protesta è anche su internet dove il comitato "Salva la scuola pubblica" (quindici insegnanti) ha dato vita a un blog (www.salvalascuolapubblica.blogspot.com) con le notizie dal fronte anti-riforma. Le scuole coinvolte attraverso il web sono una trentina: il "no" alla Gelmini è arrivata, dice Vallì Tosin del comitato, «oltre che in alcuni comprensivi della città, a Santorso, Schio, Isola Vicentina, Costabissara, Valdagno, Sandrigo , Dueville, Lugo e Bolzano Vicentino». Con oltre seicento docenti che stanno pensando di acquistare, auto-tassandosi, alcune pagine pubblicitarie sui quotidiani locali per attirare l'attenzione sulla questione.

Intanto alcune scuole sono passate alle vie di fatto: le elementari di Santorso, la Don Milani di Ca' Trenta, l'istituto comprensivo Frigo di Cogollo e la primaria di San Vito di Leguzzano, hanno bloccato le gite scolastiche che prevedano l'utilizzo di mezzi pubblici o privati. «Incidendo sugli interessi economici connessi alle gite - prosegue Tosin - vogliamo dare un segnale dell'importanza di questa battaglia».Alla primaria San Benedetto di Schio è stato bloccato il Piano dell'offerta formativa - il documento che contiene le linee direttive della scuola relativamente a tutti i progetti che integrano l'offerta didattica prevedendo le uscite. Non solo: «A Santorso gli insegnanti stanno facendo stampare bandiere con su scritto "Per i bambini difendiamo la scuola di qualità", invitando i genitori ad appenderle ai propri balconi», spiega Laura Zanin, una delle maestre che gestisce il blog. «Vogliamo far capire - dicono le due insegnanti - come potrebbe essere la scuola domani se si persegue questa politica di tagli».

Intanto sono in corso raccolte firme tra insegnanti e anche i genitori si stanno attivando, promuovendo incontri informativi coordinati dai docenti o dalle stesse famiglie in molte zone della provincia.La protesta prosegue anche sul fronte dei sindacati e mentre per oggi è prevista la mobilitazione nazionale indetta da Cobas, Cub e SdL, domani pomeriggio, Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda invitano insegnanti, genitori e studenti a partecipare alla manifestazione provinciale che prenderà il via davanti all'Ufficio scolastico di via Borgo Scroffa a partire dalle 15.