L'Italia del nepotismo.

Il Ministero della Gelmini anticipa il Tar e riconvoca gli insegnanti che hanno esaminato il figlio di Bossi.

 Ruggero Da Ros, 12.10.2008.

Dopo essere stato bocciato per ben due volte alla maturità (in scuole diverse) il figlio di Umberto Bossi, Renzo, non dovrà forse ripetere l’anno.

Il Tar della Lombardia non si è ancora espresso in proposito ma il Ministero della Gelmini ha deciso di riconvocare gli insegnanti della commissione esaminatrice.

Il prossimo 13 ottobre – spiega Don Gaetano Caracciolo, dirigente del collegio Bentivoglio- è stata riconvocata dall’Ufficio scolastico regionale la stessa commissione che ha esaminato a luglio il giovane Bossi, per decidere il da farsi.” Per fargli ripetere l’esame? “Sarà la commissione a dover decidere. Non so bene come funzioni, l’intervento del Ministero prima della decisione del Tar è un caso che, almeno da noi, non si era mai verificato

Le operazioni saranno controllate da un Ispettore nominato dallo stesso Ufficio che preparerà una relazione sulla legittimità delle procedure adottate.

E’ successo che il ministero abbia voluto “autotutelarsi”, ove per autotutela si intende la facoltà di un’amministrazione di correggersi qualora si accorga di aver commesso un errore.

La commissione dovrà procedere al riesame di tutti i profili di illegittimità” Quali siano, non si sa: “ Non si può dire prima del riesame”!!

Ma il Ministro Gelmini sarebbe stato così solerte anche per uno studente qualsiasi?

Pina Picierno, ministro ombra delle politiche giovanili, dando per scontato il pronunciamento favorevole del Tar ( 05/10/08, Tribuna di Treviso) pone la bocciatura di Renzo Bossi allo stesso livello del ricorso vinto dall’Unione degli Studenti in occasione dei test truccati all’università!!

Invece di lodare la scuola perché valuta gli studenti per quello che sono, per le loro capacità , competenze, preparazione, si getta del fango sugli insegnanti, imponendo privilegi di cui l’Italia del terzo millennio dovrebbe solo vergognarsi.

Mi sento deluso, insultato, offeso, indignato come ex-studente, insegnante, lavoratore, cittadino.

Ma a conti fatti (come dice Edoardo Pittalis, Gazzettino del 7 ottobre) il più danneggiato resta il figlio di Bossi: se confermano la bocciatura fa brutta figura; se lo promuovono la fa forse peggiore.

 

In allegato la bella risposta di Edoardo Pittalis pubblicata sul Gazzettino del 7 ottobre.