Decreto Gelmini di Reginaldo Palermo La Tecnica della Scuola, 19.10.2008. Per deputati e senatori, quella che inizia il 20 ottobre sarà una settimana di lavoro intenso sui problemi della scuola. In primo piano c'è la conversione in legge del decreto 137. Ma il calendario è ricco: si parlerà anche di Piano programmatico, del piano di dimensionamento e degli organici di sostegno in Sicilia. La settimana parlamentare del 20 ottobre si preannuncia particolarmente ricca di eventi che riguardano direttamente il mondo della scuola. Si inizia da martedì 21 con il Senato: alle 16 dovrebbe iniziare in aula l’esame del decreto legge 137 (voto e “maestro unico”), ma è probabile che l’appuntamento slitti al giorno successivo dal momento che le Commissioni non hanno ancora concluso il proprio lavoro: la VII (Cultura) è convocata proprio per la mattina del 21 e, in 4-5 ore di lavoro, potrebbe anche non riuscire a esprimere il parere conclusivo. In questo momento l’esame del decreto 137 è calendarizzato per i giorni 21, 22 e 23 ed è chiaro che è ormai in atto una vera e propria corsa contro il tempo per votare il provvedimento entro la fine della settimana (il 25 è in programma la manifestazione nazionale del PD nel corso della quale la scuola sarà certamente al centro dell’attenzione). Nella ipotesi peggiore (per la maggioranza) il voto finale potrebbe esserci il 28 o il 29, giusto in tempo per mettere i sindacati della scuola di fronte al fatto compiuto (per il giorno 30 è infatti proclamato lo sciopero di confederali, Snals e Gilda che al primo punto della piattaforma hanno inserito proprio la richiesta di cancellazione dell’articolo di legge sul “maestro unico”). Alla Camera la settimana è dedicata invece all’esame del Piano programmatico predisposto dai Ministri dell’Istruzione e dell’Economia. Il Piano dovrà ottenere il parere delle Commissioni parlamentari entro il 23 e quindi anche in questo caso i tempi sono molto ristretti. A proposito del Piano va anche ricordato che l’iter perché il documento possa essere recepito in un regolamento non è propriamente breve: oltre al parere delle Commissioni parlamentari occorre anche quello della Conferenza unificata; ma, soprattutto, sarà necessario che il Governo lo traduca in regolamenti (ed è bene ricordare che su questi atti è indispensabile acquisire anche il visto del Consiglio di Stato che ha tempo 90 giorni per esprimersi). A conti fatti, è molto difficile che i regolamenti possano essere emanati entro i primissimi mesi del 2009. Nel concreto, questo significa che ci sono ragionevoli dubbi sulla possibilità che a gennaio, al momento delle iscrizioni, le famiglie dei bambini che iniziano la scuola primaria, possano davvero scegliere una classe funzionante con il “maestro unico” come prevede il decreto 137. In settimana la Camera inizia anche l’esame del decreto legge 154 (l’articolo 3 prevede che le Regioni predispongano il piano di dimensionamento entro il 30 novembre; in caso contrario il Governo potrebbe nominare un Commissario ad acta): il dibattito si preannuncia molto vivace e sono in molti a pensare che la clausola sul commissariamento possa essere cancellata.
Fra le interrogazioni
in programma in Commissione Cultura va segnalata quella
dell’onorevole Alessandra Siragusa (PD) che chiede di sapere come il
Ministro intenda risolvere il problema dei tagli sugli organici di
sostegno che si sono avuti quest’anno in Sicilia. Siragusa chiede
anzi che il Ministero provveda subito ad assegnare almeno altri 320
posti di sostegno in modo da soddisfare le richieste dell’Ufficio
scolastico regionale (ma è facile prevedere la risposta del Governo:
i posti di sostegno di quest’anno sono fissati dal decreto sugli
organici firmato da Fioroni; e per di più sul sostegno c’è stata
anche una intesa Governo-Regioni il 20 marzo scorso). |