In Francia il maestro è unico, ma . . .

da Tuttoscuola, 4 ottobre 2008

Da quest'anno scolastico, com'è noto, sono cambiate in Francia le regole di funzionamento della scuola primaria: i giorni di lezione sono diventati quattro, perché al tradizionale giorno di chiusura del mercoledì è stato aggiunto anche il sabato.

Nei quattro giorni del funzionamento ordinario le lezioni si svolgono normalmente dalle 8.30 alle 16.30, con un intervallo di due ore dalle 11.30 alle 13.30 per il gioco e per il pranzo. Le scuole possono organizzare attività di assistenza e doposcuola (anche in forma di laboratori) tra le 16.30 e le 18.00. Quindi gli alunni stanno a scuola per complessive 32 ore, che possono salire a 38 con l'uscita alle 18.00.

Solo 24 di queste ore, 6 al giorno (3+3), sono dedicate alle lezioni, che vengono impartite da un solo insegnante, unico responsabile dei risultati raggiunti dagli alunni. Questo insegnante non sta con i suoi allievi nelle altre ore (da 8 a 16), nelle quali essi sono seguiti da altre figure (assistenti, animatori, addetti ai servizi di mensa) che non possono interferire con l'attività di insegnamento, affidata esclusivamente al maestro.

L'orario di servizio del maestro francese (il tradizionale instituteur, ora professeur), è di 27 ore settimanali: 24 di insegnamento, 6 all'anno per riunioni (consigli di scuola), 18 all'anno per formazione in servizio (conferenze pedagogiche), 84 all'anno per programmazione e sostegno agli allievi in difficoltà (mediamente poco più di due ore e mezzo alla settimana).

Il carico orario annuale è di 972 ore, distribuite in 4 giorni per 36 settimane. Di queste ore 864 sono quelle dedicate all'insegnamento. Le stesse che dovrebbe fare il maestro unico in Italia, calcolando un'apertura delle scuole per 36 settimane, ma solo nel caso che fosse davvero unico, cioè che insegnasse anche la lingua straniera e la religione cattolica...