Ora i prof, Brunetta:
lavorano poco e guadagnano bene.

"I nostri insegnanti, compresi i professori universitari come il sottoscritto, lavorano poco, quasi mai sono aggiornati. Oggi l'insegnamento è un part-time e come tale è ben pagato": parola del ministro anti-fannulloni. I docenti: "Inaccettabile"

da DIRE, 8.10.2008

ROMA - "Possono chiamarmi mini-ministro, tappo, nano. Ma fannullone no, questo mai. Nella vita ho sempre faticato". Parole del ministro Renato Brunetta, in un'intervista a 'Donna Moderna'. "La mia- continua parlando del suo indice di gradimento- e' una battaglia popolare che incontra il consenso tanto a sinistra quanto a destra", dice riferito alla guerra dichiarata ai fannulloni nel pubblico impiego.

Sui professori, invece, dice che "i nostri insegnanti, compresi i professori universitari come il sottoscritto, lavorano poco, quasi mai sono aggiornati e nella grande maggioranza dei casi non sono neppure entrati per concorso ma grazie a sanatorie. E poi 1.300 euro sono comunque due milioni e mezzo di vecchie lire. Oggi l'insegnamento e' un part-time e come tale e' ben pagato".

Brunetta conclude l'intervista spiegando perchè uno di sinistra, ex socialista come lui, e' finito nel centrodestra: "perchè il Popolo della liberta' ha in maggioranza i voti dei lavoratori dipendenti. E un socialista sta dalla parte dei lavoratori".

I PROF - I problemi "non mancano" ma sugli insegnanti il ministro Brunetta fa una "generalizzazione inaccettabile". La pensa così Giovanni Campana, membro dell'Associazione docenti italiani (Adi). "I cambiamenti sono necessari- spiega Campana- anche per quanto riguarda l'aggiornamento, che andrebbe reimpostato dal punto di vista normativo, ma dire che gli insegnanti sono ben pagati per quello che fanno non è corretto". Secondo l'Adi, "non è questo il modo di interloquire con una categoria professionale e certe affermazioni non aiutano il dialogo".