Scuola: la Gelmini risponde alle critiche. da RAINEWS24 del 17.10.2008
Chiavi riforma GelminiGiorgio Napolitano,
intervistato da alcuni alunni nella Tenuta presidenziale di
Castelporziano, invita tutti a guardare senza preconcetti ai
progetti di riforma scolastica. "Non si possono dire soltanto dei 'no',
ne' bisogna farsi prendere dalla paura. Si puo' essere d'accordo su
alcuni cambiamenti e non su altri", ha detto il capo dello Stato.
"Nel pubblico impiego non si possono licenziare
le persone quindi chi parla degli 87mila tagli dice una cosa non
vera e soprattutto non precisa che oggi gli occupati nella scuola
sono 1.300.000. Se il Governo non intervenisse contenendo la spesa,
da 1.300.000, si passerebbe a 1.400.000, chi protesta ci dica dove
trovare i soldi per occupare altre centomila persone nella scuola:
purtroppo non è possibile". Nel giorno in cui a Roma arrivano
migliaia di insegnanti per lo sciopero indetto da Cobas, Cub e Sdl
intercategoriale, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini,
intervenendo a Panorama del Giorno su Canale 5 difende le reagioni
della sua riforma e sfida l'opposizione.
Dopo i sit-in, le mobilitazioni locali, la
manifestazioni spontanee, come i 'no Gelmini day', le catene umane e
le notti bianche, a partire da oggi, con lo sciopero indetto da
Cobas, Cub e Sdl intercategoriale, il fronte che si oppone ai
decreti Gelmini sull'istruzione raggiunge l'apice della protesta:
diversi scioperi metteranno in crisi il normale svolgimento delle
lezioni in tutta Italia, sia a scuola che all'università. A Roma
poco prima di mezzogiorno, sotto la pioggia, il corteo è giunto a
Piazza San Giovanni ma il serpentone si estende fino al punto di
partenza, Piazza della Repubblica, dove ci sono manifestanti ancora
in procinto di iniziare il percorso. Gelmini giudica positivamente la proposta della Lega, che nei giorni scorsi ha provocato molte polemiche, delle classi di inserimento per i bambini figli di immigrati: "Senza la conoscenza della lingua italiana non c'è integrazione: se vogliamo accogliere in maniera adeguata i bambini stranieri è giusto investire risorse perché questi bambini possano conoscere lingua italiana e quindi integrarsi al meglio".
Per il ministro "non si tratta di un problema di
razzismo ma didattico: oggi la scuola non riesce ad assolvere al
meglio ad una funzione importante, integrare gli alunni immigrati.
Ci sono problemi legati all'inserimento dei bambini stranieri nelle
classi - prosegue - perché molti non conoscono l'italiano. Molte
classi rallentano l'apprendimento degli alunni, soprattutto
l'integrazione di quelli stranieri perché - conclude Gelmini - non
ci sono corsi specifici della lingua italiana". "Le ragioni della protesta francamente non le comprendo, e sono sempre più convinta che molti di coloro che scendono in piazza non hanno letto il provvedimento. Protestano nelle Università e nelle scuole secondarie, quanto il provvedimento non li tocca minimamente, perché riguarda prevalentemente la scuola elementare e media", dice il ministro sulle proteste nei confronti della riforma del sistema scolastico.
"La sinistra sta facendo disinformazione -
aggiunge la Gelmini - sta dicendo che verrà meno il tempo pieno e
gli insegnamenti aggiuntivi, questa è una grande bugia. Ma non
saranno toccati, anzi, nella scuola media passeremo da tre ore di
inglese a cinque ore di lingua straniera, si tratterà di scegliere
se saranno cinque ore di inglese o tre di inglesepiù due di un'altra
lingua. E per il tempo pieno, grazie al maestro unico o prevalente
avremo la possibilità di potenziare il tempo pieno: le famiglie non
hanno nulla da temere dal provvedimento". |