Scuola
Gelmini: maestro unico Il ministro difende il ritorno del voto in condotta ApCOM, 18.10.2008 Norcia, 18 ott. (Apcom) - Il ministro all'Istruzione Mariastella Gelmini, presente a Norcia per il convegno su 'Educazione e libertà' della fondazione Magna Carta, ha difeso sia il ritorno al maestro unico nella scuola primaria che quello del voto in condotta. "La scuola da sola - spiega il ministro - non può svolgere il modello educativo. Serve una grande alleanza sull'educazione tra sistema scuola, sistema media e sistema famiglia. Obiettivo: rimettere al centro lo studente e tirare fuori il meglio delle sue capacità e delle sue potenzialità. Da qui la certezza del ritorno al maestro unico che non è, lo ribadisco, un provvedimento per esigenze di bilancio". L'esponente del Governo Berlusconi spiega che "i primi anni scolastici di un bambino devono essere seguiti non da un sistema multidiscipline e multinsegnante ma da un maestro che deve rappresentare il punto di collegamento con la famiglia e deve essere un punto fermo per il giovane studente nell'avviare il percorso istruttivo e di vita dello stesso".
Il ministro nella sua relazione al convegno ha ribadito l'importanza
del voto in condotta nel sistema scolastico italiano: "Non contano
solo i voti ma anche e soprattutto una valutazione sul comportamento
dello studente per fargli capire diritti e doveri. Da qui il ritorno
al voto in condotta che non è uno strumento punitivo ma educativo.
La scuola ha il diritto e il dovere di correggere e di migliorare i
propri studenti".
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