Continua la mobilitazione delle scuole veneziane contro la riforma Gelmini.
Elementari aperte per protesta Il Gazzettino di Venezia, 16.10.2008 Laboratori, dibattiti, spettacoli di burattini, merende e cene improvvisate. Ieri pomeriggio le elementari veneziane non hanno chiuso i battenti, come di consueto, dopo le quattro del pomeriggio, ma sono rimaste aperte fino a tarda sera per ospitare le attività organizzate contro la riforma Gelmini-Tremonti che prevede il ritorno al maestro unico e la riduzione dell'orario scolastico. "Vogliono chiudere le scuole... e noi le teniamo aperte. Vigliono ridurre la scuola solo alla mattina... e noi facciamo notte" lo slogan scelto da quelli del coordinamento veneziano per la difesa della scuola pubblica che hanno aderito così all'iniziativa nazionale "La notte per la scuola ". «Non un'occupazione - precisa Alberto Fiorin, il portavoce del movimento veneziano -. Ma un modo per sottolineare quanto la scuola pubblica sia un patrimonio di tutti da difendere».
Così, in entrambi i circoli della città, sono
stati organizzati programmi di attività varie, per gli adulti ma
anche per gli alunni. Le scuole del circolo Diaz, in particolare,
hanno scelto di concentrare le attività in un unico plesso, la Diaz
appunto, dove sono arrivati un centinaio di scolari, con relativi
genitori. Qui sono stati organizzati laboratori di pittura, uno
spettacolo di burattini, momenti musicali e pure un didattito,
introdotto dallo stesso direttore didattico, Riccardo Carlon, sulle
prospettive della riforma. Nel circolo San Girolamo, invece, ogni
plesso ha organizzato la propria "protesta". Momenti di gioco, per i
più piccoli, e di approfondimento per gli adulti, alla San Girolamo,
alla Manzoni, alla Bernardo Canal, alla Renier Michiel, alla
Zambelli. Ci sono stati anche dei collagamenti con programmi
radiofonici nazionali. E per il futuro, il coordinamento già
immagina nuove forme di mobilitazione per sensibilizzare l'opinione
pubblica. Tra le idee, quella di un gazebo informativo a Rialto. |