comunicato stampa da ReteScuole, 17.10.2008
Mercoledì 15 ottobre, una notte per la scuola
pubblica: tanti, chiassosi e colorati Genitori, maestri, bambini e financo nonni si sono fermati - dopo il suono della campanella - a vivere e riempire gli spazi scolastici in maniera costruttiva, creativa e gioiosa per testimoniare la ferma opposizione al decreto Gelmini che vuole ridurre drasticamente il tempo scuola. Le modalità sono state differenti: nel Consiglio di Circolo San Girolamo ognuno dei sei plessi si è organizzato autonomamente creando dei momenti collettivi di conoscenza reciproca e di discussione tra genitori – oltre ovviamente ai laboratori e giochi per i piccoli – nel Circolo Diaz si è privilegiato un unico momento collettivo allargato, all’interno della sede centrale. In entrambi i casi il successo e il gradimento sono stati evidentissimi: ai momenti assembleari di informazione si sono sovrapposte letture animate, laboratori espressivi, laboratori di fumetto, di collage, laboratori di fotografia, di origami, spettacoli di burattini, concerti musicali. Tutti realizzati sfruttando le proprie forze interne, coinvolgendo le singole professionalità di genitori e operatori che si sono offerti nel rendere unico questo pomeriggio (e serata) di discussione, divertimento e riflessione. La risposta è andata sicuramente oltre le più rosee previsioni: a dispetto dei tempi di organizzazione veramente risicati, si calcola che ben più di mille persone abbiano animato i diversi appuntamenti cittadini in un clima di cordialità e di distensione, pur nella giusta preoccupazione per un futuro difficile della scuola. La notizia di queste iniziative è risuonata anche via etere dato che la trasmissione Caterpillar di Radio Due ha dedicato la puntata a questa notte bianca con interviste in diretta telefonica ad alcuni genitori veneziani che si trovavano all’interno delle strutture scolastiche. Le cene organizzate dai genitori sono state apprezzatissime, in alcuni casi veri e propri manicaretti, ed hanno concluso degnamente la serata. Poi, pulizie accurate e... tutti a nanna. I genitori e gli insegnanti delle scuole San Girolamo, Manzoni, Diaz, Duca d’Aosta, Zambelli, Renier Michiel e Canal hanno quindi voluto dare un segnale alla cittadinanza: questa riforma non ci piace, no ai tagli alla scuola pubblica. E i bambini hanno aggiunto: le nostre maestre sono già uniche...
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