Chi protesta e per cosa La Stampa, 28.10.2008 Maestre elementari
Protestano per il ritorno al maestro unico.
Secondo i sindacati è una scelta dettata da «necessità di cassa» e
accorcerà il tempo scuola a 24 ore settimanali. 240 mila insegnanti precari
Operazioni come il maestro unico o la
riduzione di ore di lezioni alle medie e alle superiori, porterà un
taglio di 87 mila e 400 cattedre e 500 posti di personale Ata,
amministrativo, tecnico e ausiliario. Ragazzi delle superiori
Protestano contro il pericolo che la scuola
ritorni al passato. Maestro unico, chiusura e accorpamento di alcuni
istituti, voto in condotta, grembiule obbligatorio, ritorno ai voti
espressi in numeri nella scuola primaria. Ricercatori universitari
I ricercatori delle università protestano per
il taglio dei fondi alla ricerca per il blocco della stabilizzazione
dei precari. Se gli Enti da cui dipendono i ricercatori precari non
riusciranno a stabilizzarli entro il 30 giugno 2009, decadranno. A
rischio 60 mila posti.
Studenti universitari
Docenti universitari
Il governo prevede una riduzione del turnover
al 20% (su 5 docenti che vanno in pensione 1 ricercatore potrà
essere assunto), un taglio di quasi 4 miliardi di euro e una
possibilità che permetta la trasformazione delle Università
pubbliche in Istituti privati.
|