Luisa Imbriani dirige una scuola con punte del 38% di stranieri
La prof più "multietnica":
Preoccupazioni immotivate dei genitori. Filippo Tosatto, la Repubblica, 15.10.2008 PADOVA - Nelle scuole padovane le classi multietniche sono una realtà consolidata, con punte del 37-38 per cento di alunni stranieri nei quartieri - Arcella e Forcellini - dove è maggiore la presenza di famiglie immigrate. In particolare, nella scuola media Briosco la percentuale di ragazzini extraeuropei - africani e asiatici, in particolare - è tra le più elevate d'Italia. Un record che in alcune sezioni ha finito per il sollevare perplessità e anche proteste da parte dei genitori italiani, spalleggiati dall'assessore veneto all'Istruzione, Elena Donazzan di An, favorevole all'introduzione delle "quote etniche" ora caldeggiate in Parlamento dalla Lega. Ma è di tutt'altro avviso la dirigente Luisa Imbriani, responsabile dell'istituto comprensivo che include la Briosco, fermamente contraria all'ipotesi di barriere preventive alla scuola dell'obbligo fondate sulla nazionalità.
«Stiano tranquilli i
genitori, la diversità è una fonte di crescita culturale, non certo
un limite - afferma la professoressa Imbriani -. Noi stiamo
dimostrando, attraverso un'offerta formativa articolata, che i
ragazzi italiani e stranieri possono crescere insieme, arricchendosi
a vicenda nel contatto con la novità. Oltretutto, anche sul piano
del rendimento individuale, gli insegnanti ci segnalano spesso
esempi di ragazzini indiani e cinesi che brillano nella matematica e
nelle scienze. I romeni e i moldavi confermano la disposizione
all'apprendimento rapido delle lingue. E in aula, quasi sempre,
superata l'iniziale sorpresa, sono proprio gli alunni padovani a
mostrare interesse, curiosità e apertura verso i compagni
stranieri». |