"Le imprese finanzino le scuole, non solo il calcio". Riforma votata dalla Camera

Gelmini, fiducia e appello agli sponsor.

Il Pd: torniamo indietro di 60 anni fa. Oggi la data dello sciopero nazionale

Mario Reggio la Repubblica, 8.10.2008

ROMA - La Camera ha dato il via libera al maxiemendamento sul decreto Gelmini, sul quale il governo ha posto la fiducia. Hanno votato a favore 321 deputati, contrari 255, due gli astenuti.

In attesa delle votazioni a Montecitorio il ministro Mariastella Gelmini ha lanciato due idee: «Chiedo alle aziende di non sponsorizzare solo le squadre di calcio ma anche i progetti migliori di scuole e università». Ed ha proseguito: «La lettura della Bibbia è una bella iniziativa, perché non lanciare anche una lettura della "Bibbia laica", cioè della Costituzione?».

Sul fonte parlamentare ecco il calendario della settimana: oggi riprende il dibattito parlamentare e giovedì i deputati torneranno a votare sul decreto modificato, e sarà ancora una volta voto di fiducia. Se supererà lo scoglio di Montecitorio il decreto passerà al vaglio del Senato che avrà tempo fino al 31 ottobre per trasformarlo in legge dello Stato. Oggi riunione dei segretari scuola di Cgil, Cisl, Uil e Snals per fissare la data dello sciopero nazionale contro il decreto che introduce, tra l'altro, il maestro unico. I Cobas, invece, hanno già fissato per il 17 ottobre lo sciopero generale dei lavoratori della scuola che sfileranno a Roma da piazza della Repubblica a San Giovanni.

Insorge l'opposizione. Maria Pia Garavaglia, ministro ombra dell'Istruzione del Pd, afferma: «Ancora una volta il governo legifera con un decreto su un tema fondamentale, evitando il confronto e non affrontando i veri problemi che riguardano la scuola». Per Maria Coscia, responsabile scuola del Pd, si tratta «dell'attacco più pesante mai portato alla scuola pubblica italiana». L'ex ministro Giuseppe Fioroni lancia l'allarme: «Saranno 225 mila i posti di lavoro tagliati in tre anni ed il maestro unico avrà, in media, tra i 55 ed i 60 anni. Con la manovra finanziaria e il decreto i nostri ragazzi avranno gli stessi stimoli che avevano gli alunni di 60 anni fa, in una società post-contadina che doveva combattere l'analfabetismo».

Ora che il decreto è stato modificato, vediamo quali sono i punti principali della nuova scuola. A partire dal prossimo anno scolastico nelle prime classi delle elementari sarà reintrodotto il maestro unico al posto dei tre docenti per due classi. Il decreto prevede che le ore del tempo pieno saranno coperte dallo stesso maestro unico, che dovrebbe lavorare un maggior numero di ore. Il decreto prevede che per le ore di insegnamento aggiuntive, rispetto all'orario d'obbligo, si possa attingere per il 2009 dalle casse delle singole scuole.

Per l'immissione in ruolo dei docenti, le graduatorie per le scuole elementari saranno su base provinciale, come ha chiesto la Lega, e non su base nazionale. Un altro ritorno, ossia quello del voto in pagella alle elementari e alle medie. Nella primaria il voto decimale sarà affiancato da un giudizio, nella scuola media invece saranno previsti soltanto voti decimali. Nessun pericolo bocciatura per i bambini delle elementari e delle medie con una sola insufficienza. Il testo prevede infatti che nella primaria si arriverà alla bocciatura «solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, con decisione assunta all'unanimità dai docenti», mentre alla secondaria di I grado dovrà essere d'accordo la maggioranza dei professori.

Torna il voto in condotta, perché «è urgente rispondere al fenomeno del bullismo». Con il 5 in pagella, si corre il rischio della bocciatura.