COORDINAMENTO PRECARI E

DISOCCUPATI DELLA SCUOLA

PROVINCIA DI VENEZIA

 

Le ore aggiuntive del maestro unico.

dal Coordinamento Precari di Venezia, 26.10.2008

Il maggiore rallentamento nei lavori del Senato, il DL Gelmini 137/08 l'ha subito per la mancanza della definizione della copertura finanziaria necessaria alla retribuzione, ai maestri delle classi prime nel prossimo a.s., delle 2 ore aggiuntive d'insegnamento (da 22 a 24) attualmente non previste dal CCNL 2006-2009, fatta rilevare dalla V commissione Bilancio. In effetti per 4 mesi, dal 1°/9 al 31/12/2009, i maestri unici si troveranno a insegnare per 24 ore pur avendo un contratto per 22 d'insegnamento + 2 di programmazione (dal 1/1/2010 entrerà in vigore un nuovo CCNL in cui sicuramente i maestri unici avranno un orario di 24 ore settimanali di solo insegnamento). Sarà un'apposita sequenza contrattuale a stabilire l'entità della retribuzione di queste 2 ore di straordinario nell'ultimo quadrimestre del 2009, ma riteniamo che, andandosi a "sostituire" alle 2 ore di programmazione collegiale (impraticabili data l'unicità della docenza), queste 2 ore riceveranno solo l'incremento riconosciuto per differenza tra un'ora di insegnamento e una di non insegnamento (di circa la metà). Ma non essendo possibile sancire ora qualcosa che sarà quantificata contrattualmente solo tra alcuni mesi, non vi diciamo cosa non si sono inventati i senatori della maggioranza per giustificare l'esistenza della necessaria copertura finanziaria al provvedimento. Senza scendere nei dettagli, si è addirittura arrivati ad assicurare che laddove la legge 133/08 parla di un 30%, si deve chiaramente intendere il 100%, e sulla base di tale logica interpretazione il Senato ha respinto gli emendamenti dell'opposizione ed ha proseguito i propri lavori. E non andiamo oltre.

Di sicuro quelle messe in difficoltà saranno comunque le singole scuole, dato che la quota delle economie ottenute con il maestro unico potrà essere utilizzata dallo Stato solo a partire dal 2011. Pertanto le due ore settimanali aggiuntive che saranno svolte tra settembre e dicembre 2009 saranno retribuite dalle scuole attingendo al proprio Fondo d'istituto, che sarà così dissanguato e che sarà sì risarcito della spesa, ma non prima, come detto, del 2011 (e, visto l'intervallo di tempo, chissà se le scuole rivedranno mai questi soldi).

Addirittura vergognosa poi l'affermazione governativa sul tempo pieno che "sarà aumentato del 50%"; basta chiarire il significato della frase per capirne l'oscenità: dato che con il maestro unico per ogni due classi rimarrà disoccupato un docente, questo disoccupato avrà a disposizione il 50% del suo tempo "libero" per dedicarsi al tempo pieno di ciascuna delle due classi. Certo, ma se è di ruolo sarà già stato trasferito su altre classi (rendendo disoccupato un precario) o, se sovrannumerario, ad altra scuola, se è precario bisognerà vedere se la scuola deciderà di assumerlo perché in grado economicamente di prolungare il tempo scuola. Ma di sicuro non sarà lo Stato a fornirle i soldi necessari, se no dove starebbero i risparmi fissati dalla legge 133/08? I tagli del personale sono già stabiliti e questi insegnanti saranno a tutti gli effetti tagliati fuori dall'organico. Pertanto saranno inevitabilmente le famiglie a dover finanziare il tempo pieno per i propri figli. Ma a quel punto perché non orientarsi verso le scuole private, dove magari ci sono anche meno stranieri da dover mettere nelle classi di inserimento?

Altro punto delicato è l'insegnamento delle lingue straniere. Il fatto che saranno mantenute le ore settimanali d'inglese è solo illusorio per i docenti di lingua. In realtà è previsto che sia il maestro unico ad insegnarle, all'interno delle sue 24 ore, previo eventuale corso accelerato di formazione. Quindi i maestri unici cui saranno assegnate le classi prime a settembre 2009 dovrebbero essere scelti innanzitutto tra quelli già in possesso della conoscenza dell'inglese, per gli altri saranno attivati i corsi di 250-300 ore di formazione. La progressiva sparizione dei docenti di lingue dalla scuola primaria era effettivamente una delle questioni che maggiormente stava spingendo al ripensamento alcuni dei senatori della stessa maggioranza, ma la solita "versione" prontamente fornita dal governo sulla "permanenza dell'inglese" (si badi bene dell'inglese, non degli insegnanti di inglese) li ha facilmente abbindolati.

E tutto ciò rende ancora più falso quanto recentemente affermato sia da Berlusconi che dalla Gelmini (nonché dall’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan) che, nell'ennesimo tentativo (sicuramente riuscito) di imbrogliare l'opinione pubblica, hanno sostenuto che il DL non parla assolutamente di "maestro unico", bensì di "maestro prevalente" (se non addirittura "unico-prevalente") inventandosi il permanere in parallelo (non sappiamo bene in quali ore, visto che 24 sono e 24 restano e che le compresenze sono del tutto abolite) degli insegnanti di inglese e di informatica. Come detto, l'insegnante d'inglese non è più previsto e, a quanto sappiamo, quello di informatica non è mai esistito nella primaria, né tanto meno è di prossima istituzione.

Sonni poco tranquilli anche per gli insegnanti di seconda lingua comunitaria, dato che le 2 ore previste nella scuola secondaria di primo grado (in aggiunta alle 3 d'inglese) sono destinate a diventare convertibili, su decisione della scuola, in ulteriori 2 ore sempre d'inglese [petizione].