e per l'universita' il pd propone la riforma voluta in francia da sarkozy

Veltroni: «Sull'università sì a confronto,
ma solo se il governo sospende i tagli»

«Un confronto sarà possibile solo a condizione
che vengano sospesi i provvedimenti della Finanziaria»

Il Corriere della Sera, 3.11.2008

ROMA - «Vedo che il governo manifesta sull'Università una preoccupazione e una attenzione nuove rispetto a quanto ha mostrato sinora. Ne prendiamo atto.
Ma, se il governo è interessato ad aprire su questi temi un confronto in Parlamento questo sarà possibile solo a condizione che vengano sospesi e resi inefficaci i provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria che impediscono, con tagli indiscriminati a scuola e università, ogni intervento necessario per il rilancio del nostro sistema formativo ed educativo». Lo afferma in una nota il segretario del Pd, Walter Veltroni, secondo il quale «crediamo che la scuola e l'università abbiano bisogno di un intervento serio di rinnovamento e di riforma, su questa strada si può avviare in Parlamento un confronto reale che coinvolga il mondo della scuola ma, ripeto, dopo aver preliminarmente sospeso gli effetti perversi innescati dai tagli».

CASINI - Sul tema della riforma universitaria è intervenuta anche l'Udc. La riforma della scuola e dell'università è necessaria, ma non si può fare con i tagli». Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, a margine di una conferenza stampa per presentare i candidati alle prossime elezioni regionali in Abruzzo. «Il Governo - ha aggiunto Casini - non faccia un decreto sull'Università, perchè acuirebbe una spaccatura nel Paese che non ha ragione di esistere. Questo è il momento dell'unità, della serietà, del lavoro comune».

IL PD: SERVE UNA RIFORMA IN STILE FRANCESE - Ma quale progetto ha in mente il Partito democratico per l'università? Una riforma dell'Università ispirata a quella proposta dal governo di destra francese. Questo il modello a cui si ispira proprio il progetto di legge presentato dai parlamentari Pd Walter Vitali e Salvatore Vassallo in alternativa alla riforma Gelmini. Obiettivo del progetto di legge è «riprodurre nel nostro Paese l'operazione Campus che si sta realizzando in Francia - ha spiegato Vitali - che prevede di stanziare nei prossimi cinque anni 15 miliardi per l'Università, di cui cinque per la riqualificazione di campus esistenti e la realizzazione di nuovi». Fondi che, secondo i due esponenti democratici ed esattamente come prevede l'operazione Campus francese, dovrebbero essere assegnati a una rosa di dieci progetti ritenuti i migliori da una commissione ad hoc. E invece per Vitali con la riforma Gelmini, «il nostro Governo sta facendo esattamente il contrario di quello francese» cioè «un'operazione puramente finanziaria con tagli cospicui e assolutamente indifferenziati». Nel Pdl si chiede inoltre che il 5% del Fondo finanziario universitario sia assegnato solo agli atenei più virtuosi cioè quelli che non sforano il 90% della spesa in stipendi (come ha ricordato Vitali, attualmente sui 58 statali, 19 sforano il tetto).