Il decreto legge 154 passa al Senato.
Senza l'articolo 3

da Tuttoscuola, 12 novembre 2008

Il Senato ha approvato ieri con 141 voti favorevoli, 112 contrari e nessun astenuto il decreto legge r54 recante disposizioni urgenti per il contenimento delle spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.

Del decreto faceva parte l'art. 3, relativo ai piani di ridimensionamento dei plessi scolastici, che ne prevedeva l'avvio già in questo anno scolastico, e contemplava il commissariamento per le regioni inadempienti.

L'articolo in questione è stato interamente sostituito dall'emendamento 3.900, presentato dal relatore, Salvo Fleres del Pdl, e sostenuto nella circostanza anche dall'opposizione.

Per l'anno scolastico 2009/2010 è previsto solo un limite massimo nel numero dei punti di erogazione del servizio, che non deve superare il numero dell'anno precedente: "La consistenza numerica dei punti di erogazione dei servizi scolastici non deve superare quella relativa al precedente anno scolastico 2008/2009".

L'emendamento prevede inoltre lo slittamento al 15 giugno 2009 del termine per la presentazione del piano di riduzione dei punti di erogazione dei servizi scolastici, a seguito di un'intesa da raggiungere in sede di Conferenza unificata. L'intesa raggiunta sarà valida per i due anni successivi. È scongiurata l'ipotesi di un calo del numero dei punti di erogazione del servizio prima dell'anno 2010-2011, e sembrerebbe fortemente improbabile l'ipotesi di un consistente calo del numero dei punti di erogazione prima dell'anno 2011-2012.

Il nuovo testo approvato riporta inoltre la competenza a decidere in proposito alle regioni e agli enti locali di concerto con il governo ed elimina anche il commissariamento inizialmente previsto dal provvedimento per le regioni che non avessero ottemperato all'obbligo degli accorpamenti.

In sede di discussione al Senato, si segnala l'impegno assunto dal governo, a seguito di un ordine del giorno del senatore Giampiero D'Alia dell'Udc-Svp-Autonomie, per escludere dagli obiettivi di ridimensionamento della rete scolastica tutte le scuole ubicate in zone di montagna, nelle piccole isole e nelle zone disagiate.