Le nomine di Obama:
all’educazione l’ex generale Colin Powell?

da Tuttoscuola, 24 novembre 2008

Forse già lunedì 24, o nei giorni immediatamente successivi, si conoscerà il nome del nuovo ministro dell'educazione degli Stati Uniti d'America. Il neo presidente Barack Obama, che finora ha fatto solo i nomi di alcuni componenti del suo staff, procederà infatti alla nomina dei ministri che faranno parte della futura Amministrazione federale, formando il "dream team", come l'ha battezzato la stampa americana.

Per il ministero dell'educazione circola un nome importante, quello di Colin Powell, afroamericano come Obama, già segretario di Stato con George W. Bush dal 2000 al 2005 ma poi dimessosi dall'incarico per contrasti politici (era considerato una "colomba"), e passato in piena campagna elettorale dal campo dei repubblicani moderati a quello dei democratici.

Altri nomi che circolano sulla stampa americana sono quelli di un politico, James Hunt, governatore del North Carolina, e di due tecnici, Joel Klein, responsabile delle scuole di New York, e Arne Duncan, responsabile delle scuole di Chicago; se l'incarico toccherà a una donna, in pole position è Kathleen Sebelius, dal 2003 governatrice del Kansas, dove ha fortemente incrementato la spesa per l'istruzione.

Negli USA, che hanno un sistema scolastico tradizionalmente decentrato, il posto di ministro federale dell'educazione non è considerato tra quelli più importanti, dato che le funzioni legislative e amministrative in materia scolastica sono in gran parte di competenza degli Stati. Ma c'è da rifinanziare e implementare la grande legge bipartisan No Child Left Behind, approvata nel 2001, che sia Obama sia il suo avversario McCain si erano impegnati a rilanciare durante la campagna elettorale. Una legge che consente al governo federale di legare l'erogazione di rilevanti fondi in favore dei singoli Stati al successo di azioni volte a migliorare la qualità e l'equità dei sistemi scolastici locali. In campagna elettorale McCain aveva insistito di più sulla qualità, Obama sull'equità, ma entrambi avevano posto la politica scolastica ai primi posti nella scaletta degli impegni più importanti. Se l'incarico di ministro toccasse ad un personaggio autorevole come Colin Powell la scuola americana potrebbe essere presto destinataria di iniziative di grande portata.