Scuola, l'Onda non si ferma
Studenti in piazza in tutt'Italia.

A Roma tre cortei sotto il ministero

da l'Unità del 7.11.2008

L'onda non si ferma. Scuola e università continuano a protestare contro la Gelmini, il governo e i tagli alla conoscenza. A Roma, a Milano e in tante altre città migliaia e migliaia di studenti sono tornati in piazza.

A Roma è diventato un unico grande corteo la manifestazione degli studenti. Un lungo serpentone a cui - secondo i promotori - partecipano almeno 25mila studenti. Un primo corteo partito dall'Università la Sapienza è confluito in un altro corteo, quello promosso dagli studenti medi, alla stazione Termini; in piazza Venezia un altro corteo, quello dell'Università Roma Tre si è aggiunto al lungo serpentone.

Da piazza Venezia la manifestazione ha raggiunto largo di Torre Argentina, quindi via Arenula e in questo momento blocca Lungotevere Raffaello Sanzio, con vibrate proteste degli automobilisti. L'obiettivo dell manifestazione è quello di raggiungere il ministero della Pubblica Istruzione ma per il momento è fermo in Piazza Gioachino Belli. il corteo degli universitari, partito da La Sapienza e giunto in Piazza Esedra, è confluito in quello degli studenti medi che aspettavano proprio nei pressi della Stazione Termini. Tutti insieme, percorrendo via Cavour, stanno andando verso piazza Venezia.

Proprio in piazza Esedra sono arrivati - più o meno consapevoli che la manifestazione era di sinistra - quattro giovanissimi ragazzi - tre maschi e una femmina - con svastiche e croci celtiche. Immediata la reazione dei manifestanti che, un po' con le buone, inveendo contro di loro, li hanno fatti uscire dalla manifestazione.

A Milano lo striscione è: «Gelmini, l'onda è anomala e inarrestabile. Ci bloccate il futuro, noi blocchiamo la città». La maggior parte degli studenti ha già lasciato Piazza Fontana, i rimanenti si stanno spostando in piazza del Duomo, dove saranno raggiunti dagli universitari per alcune lezioni all'aperto, che si terranno anche davanti alla stazione Garibaldi. Per continuare a manifestare contro la riforma del ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, gli studenti milanesi si sono dati appuntamento per il 14 novembre, quando si propongono di «andare in massa» a Roma per il corteo nazionale contro i provvedimenti del Governo.

«Siamo oltre 60mila», ha affermato dal palco allestito in piazza del Duomo a Milano Vincenzo Moriello, segretario funzione pubblica della Cgil Lombardia, parlando alla grande folla di lavoratori riunitisi in piazza e che sono stati raggiunti, poco prima di mezzogiorno, dagli studenti universitari e delle medie superiori che oggi hanno dato vita a diverse mobilitazioni. In merito allo sciopero dei lavoratori pubblici indetto per oggi dalla Cgil, Moriello ha parlato di un'adesione tra il 50 e il 60%.

Dal palco ha parlato anche Leon Blanchaerd, uno dei portavoce dell'assemblea di scienze politiche, che ha invitato i lavoratori a partecipare alla manifestazione nazionale della scuola che si terrà il prossimo 14 novembre a Roma. L'appello è stato accolto da un grande applauso.

Gli studenti medi sono confluiti in piazza del Duomo al termine di un corteo per le vie del centro che ha visto la partecipazione di circa 400 ragazzi, mentre una cinquantina di universitari delle facoltà di lettere e scienze politiche sono arrivati in piazza Duomo dopo un presidio presso le segreterie delle facoltà in via Santa Sofia. Altri 50 studenti del politecnico sono arrivati in piazza Duomo in metro al termine di un presidio con volantinaggio che si è tenuto in piazza Argentina.


L'obiettivo della mobilitazione degli studenti, che proseguirà nel pomeriggio con una serie di lezioni sempre in piazza del Duomo, è quello di informare i cittadini sulle ragioni della loro protesta e sulla manifestazione nazionale che si terrà a Roma.