Dopo l'altolà delle Regioni
migliora il rapporto con il Governo

da TuttoscuolaNews, N.367 10 novembre 2008

Camera e Senato proseguono, anche in assenza del parere della Conferenza Unificata, l'esame del piano programmatico previsto dall'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito con legge 6 agosto 2008, n. 133, derogando al modello di prassi secondo il quale l'intervento della Conferenza Unificata dovrebbe collocarsi prima dell'intervento delle Commissioni parlamentari. Ciò non configura certamente un profilo di irregolarità anche perché le Commissioni potrebbero comunque esprimersi sul merito dopo che il parere della Conferenza sia stato rilasciato.

La Conferenza Unificata, comunque, il prossimo 19 novembre è chiamata ad esaminare il merito del provvedimento dopo l'intesa raggiunta sul dimensionamento della rete scolastica dal Governo, dalle Regioni e dagli Enti locali, che, con la presentazione dell'emendamento sostitutivo dell'art. 3 del decreto legge 7 ottobre 2008, n. 154, fa venir meno il termine del 30 novembre entro il quale le Regioni e gli enti locali dovevano definire i piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, pena il "commissariamento".

Con l'accordo le Regioni e gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, sono tenute ad assicurare il dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome nel rispetto dei parametri fissati dall'art. 2 del D.P.R. 18 giugno 1998, n. 233, da realizzare comunque non oltre il 31 dicembre 2008. In ogni caso per l'anno scolastico 2009/2010 "la consistenza numerica dei punti di erogazione dei servizi scolastici non deve superare quella relativa al precedente anno scolastico 2008/2009...In sede di Conferenza Unificata si provvede al monitoraggio delle disposizioni..." attuative della previsione normativa. "Il monitoraggio è finalizzato anche per l'adozione, entro il 15 febbraio 2009, degli eventuali interventi necessari per garantire il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica".

Si tratta di una soluzione positiva che - ha sottolineato l'assessore Silvia Costa - può segnare "... una nuova fase di confronto tra il Ministro Gelmini e gli Assessori regionali all'istruzione dopo la chiusura di questi mesi" nonostante la disponibilità al riguardo sempre manifestata. 

Contrariamente a quanto il Governo ha sostenuto in questi ultimi tempi, ed a conferma della inutilità e dannosità istituzionale della previsione di "commissariamento",  la Costa ha messo in evidenza che "... le Regioni, insieme alle Province ed ai Comuni, sono già  fortemente impegnate ad approvare i piani di dimensionamento scolastico, secondo quando prevede il D.P.R. 18 giugno 1998, n. 233 ed il D.M di attuazione 24 luglio 1998, n. 331, con equilibrio e con senso di responsabilità, ma  anche valutando le specifiche situazioni ed esigenze dei territori".
Anche l'assessore toscano Simoncini ha espresso "una forte soddisfazione" per l'emendamento soppressivo del commissariamento e si augura che sulla questione scuola possa aprirsi "un confronto reale".