Gelmini/1.
Marcia indietro o marcia avanti?

da TuttoscuolaNews, N.367 10 novembre 2008

Giovedì 6 novembre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge in materia di diritto allo studio, valorizzazione del merito e qualità del sistema universitario e della ricerca, ed esaminato le linee guida per l'Università, che costituiranno i contenuti di un disegno di legge di prossima presentazione al Parlamento ed i cui aspetti chiave toccheranno: autonomia degli Istituti, responsabilità degli operatori e riconoscimento del merito.

Dopo la scuola, tocca ora all'università e alla ricerca. La Gelmini, dunque, va avanti. Ma rispetto alle previsioni e ai timori che circolavano nei giorni scorsi fa invece marcia indietro e accoglie d'urgenza alcune richieste provenienti dal mondo universitario, come riconosce la CRUI (Conferenza dei Rettori), che esprime "un forte e pieno apprezzamento per il provvedimento appena varato dal Governo".

Il decreto-legge, si legge nel comunicato del governo, mira a favorire l'assunzione di giovani docenti, incentivando nel contempo il pensionamento, con l'obiettivo di diminuire l'età media del corpo docente. Gli atenei che decideranno di assumere solo giovani ricercatori, ne potranno avere due per ogni docente pensionato. Ma solo se l'università rinunzierà a trattenere gli over 70.

Agli atenei con la migliore produzione scientifica, qualità didattica e organizzazione (secondo i parametri di valutazione Civr, Cnvsu e modelli internazionali) sarà destinato il 5% del Fondo del Finanziamento Ordinario, pari a 500 milioni di euro, mentre le università con i bilanci in perdita non potranno bandire concorsi per docenti e personale amministrativo.

Sono previsti più finanziamenti per le università che ridurranno le sedi distaccate e i corsi di laurea poco frequentati. Cambia con effetto immediato il meccanismo di formazione delle commissioni di valutazione, i cui componenti saranno estratti a sorte (4 su 5) tra 12 eletti per ciascuna disciplina. al fine di assicurare la maggior correttezza possibile. Vengono stanziati 130 milioni di euro per le borse di studio 65 per il potenziamento delle residenze universitarie.