UNIVERSITA'

La Gelmini: "Dialogo con il Pd,
stop all'ideologia del 18 politico"

Il ministro "sfida" l'opposizione:
«Non strumentalizzi le proteste
ma avanzi proposte migliorative»

 La Stampa, 14.11.2008

MONTECATINI TERME (FIRENZE)
«Vogliamo cancellare dalla scuola e dall’università l’ideologia dell’egualitarismo, del 18 o del 6 politico a tutti, e lo vogliamo fare perchè abbiamo fiducia nelle persone». Dall’assemblea dei Circoli di Marcello Dell’Utri, a Montecatini Terme, il ministro all’Istruzione, Mariastella Gelmini ribatte così alla mobilitazione di ieri contro la sua riforma del settore.

«Bisogna evitare il falso egualitarismo che ha reso la nostra classe insegnante tra le meno pagate d’europa e la nostra società tra le meno eguali d’europa. Non è vero che ci sono pari opportunità. È grave che gli insegnanti non abbiano un avanzamento professionale, e avanzino solo in base all’anzianità». Il ministro difende il suo provvedimento e dice di essere «orgogliosa del decreto approvato nel penultimo consiglio dei ministri». «Non mettiamo le mani nelle tasche italiani - ha sottolineato -. È un primo passo verso il cambiamento. In quel decreto abbiamo voluto rimettere al centro del sistema universitario gli studenti e le loro famiglie e per questo pur in una finanziaria complicata, abbiamo trovato risorse per le borse di studio».

Sulla possibilità di trasformare le università in fondazioni il minsitro all’Istruzione si è detta «sospresa, perchè rappresenta semplicemente di un nuovo percorso da valutare». «Credo di poter capire le preoccupazioni e disagi dei giovani» aggiunge Mariastella Gelmini. «Una parte politica li ha strumentalizzati - attacca il ministro riferendosi al centrosinistra -, ma rimane il disagio e l’incertezza, e quando i giovani hanno paura per futuro vuol dire gli adulti non hanno lavorato bene. E proprio perchè li capisco sono ancora più convinta che sia importante cambiare la scuola e lavorare nella direzione delle riforme. Troppi veti, pregiudizi ideologici hanno per decenni ingessato scuola e università. Non bisogna guardare a questi mondi con lente dell’ipocrisia e del pregiudizio ma tentare nuovi percorsi. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare, mettendo da parte la paura. Chi sta con i giovani non può che percorrere strade nuove. Le porte del ministero sono aperte a tutti coloro che vogliono dare un contributo alla nostra sfida. Le critiche vanno accettate, ma non accetterò mai di difendere situazioni indifendibili».

Il ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini prova a raffreddare il clima sulla riforma dell’istruzione («Faccio appello all’opposizione, questo disagio non va strumentalizzato») e si rivolge direttamente al ministro ombra del Pd. Maria Pia Garavaglia: «Ne ho stima e credo che da parte dell’opposizione ci sia il coraggio per contribuire ad avanzare proposte utili per migliorare la scuola. L’università e la scuola non sono nè di destra e nè di sinistra, ma istituzioni che appartengono al Paese. Qualche segnale positivo con qualche sindacato più moderato c’è - aggiunge Gelmini riferendosi alla Cisl - e credo che si possa riprendere il filo del discorso per condurre il governo e il parlamento a dare risposte. Il disagio esiste - ammette il ministro - e non bisogna trumentalizzarlo, ma affrontarlo in maniera seria».